CIVITAVECCHIA - Donare il sangue può salvare una vita. E anche molte di più. È questo quello che l’Avis di Civitavecchia, grazie al prezioso contributo della Fondazione Cariciv, vuole insegnare alle future generazioni. E lo fa, sensibilizzando i ragazzi a partire proprio dai più piccoli con “Avis scuola 2013”. «Quest’anno – ha spiegato il presidente dell’Avis Nicoletta Iacomelli – siamo partiti dalle scuole dell’infanzia». A loro, grazie al video prodotto da Oreste Castagna (Rai YoYo) i volontari dell’Avis hanno voluto lanciare un messaggio, quello della solidarietà. Iniziativa, quella che ha visto la partecipazione di docenti e studenti, che sarà ripetuta ancora il 15 marzo per le scuole di Tolfa, Allumiere e quelle di Civitaveccchia che il 16 novembre non hanno potuto prendervi parte. Per il presidente della Fondazione Cariciv, Vincenzo Cacciaglia, si tratta di un progetto “valido” e dalla duplice valenza: «Da un lato ha carattere morale – ha spiegato Cacciaglia – perché è bene che i giovani vengano abituati al rispetto e alla solidarietà. La donazione è sicuramente un gesto di grande nobiltà che aiuta a pensare che purtroppo c’è gente che potrebbe avere bisogno del sangue». Dall’altra parte la donazione ha anche un carattere educativo in senso lato. «Avere sangue da parte aiuta l’Avis ad avere la possibilità di sopperire alle deficienze che potrebbero presentarsi». Un messaggio, quello che l’Avis e la Fondazione hanno voluto lanciare, già accolto da diversi studenti delle scuole superiori che, subito dopo gli incontri che in classe, svolti con i volontari Avis, hanno prenotato un appuntamento per saperne di più prima di iniziare a donare. Le scuole coinvolte nel progetto, giunto alla sua undicesima edizione, sono tantissime (tra scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori) per un totale di 1570 alunni coinvolti.