Ha ormai assunto contorni grotteschi la vicenda relativa all’apertura delle urne della Margherita. Lo spoglio delle schede, previsto per oggi pomeriggio è infatti nuovamente slittato a domattina su suggerimento del coordinatore provinciale Aurelio Lo Fazio. A volere l’intervento in tal senso di Lo Fazio, che domani presenzierà allo scrutinio, erano stati Mariani e De Paolis giustificando la richiesta con l’indisponibilità degli scrutatori da loro nominati. Alle 16 le urne sono comunque state riconsegnate al partito e lasciate nella sede di via Colle dell’Ulivo, dopo settimane di permanenza nei forzieri della Securitas, ed il presidente di seggio Aldo Gatti ha atteso che i rappresentanti dell’area di Mariani e De Paolis si facessero vivi, come ci si attendeva, vista la comunicazione della data e dell’ora dello spoglio, regolarmente inviata loro a mezzo telegramma. Nessuno però si è presentato e nel rispetto di quanto richiesto da Lo Fazio si è infine optato per un ulteriore slittamento, anche se stavolta, assicurano, sarà l’ultimo. «Ha vinto la democrazia – ha commentato il presidente di seggio Aldo Gatti – e soprattutto ha vinto il rispetto delle regole. Come era naturale il partito ha alla fine dato ragione alla nostra impostazione e alla nostra interpretazione del regolamento. Per noi poco o nulla cambia un altro giorno di attesa – ha anche detto Gatti – quando si ha la certezza di aver agito nel pieno rispetto dello spirito oltre che delle regole. Per altri magari invece può rappresentare una notte di illusione in più, qualche ora ancora a disposizione per raccontare stupidaggini, le stesse che alla fine non si sono verificate». «Poche ore ancora ci separano dalla chiarezza – ha invece detto l’ex consigliere Mauro Guerrini – poi il partito potrà riprendere spedito la sua marcia». Intanto per tutta la notte la sede della Margherita sarà piantonata da un metronotte, che avrà il compito di verificare che nessuno tocchi le urne prima dello spoglio.