di ANTONIO FONTANELLA

Non accennano a placarsi le polemiche riguardo al caso Attig, che anzi sono destinate a proseguire su un doppio binario, politico e giudiziario.
A parlare è Gianfranco Iacomelli, unico consigliere dei Riformisti, che ha ufficializzato stamattina, nel corso di una conferenza stampa, la spaccatura del movimento e di fatto comunicato che l’attuale assessore all’Ambiente non rappresenta più la lista nel governo cittadino. «Si tratta solo del risultato – afferma – di una frattura iniziata con la trasmissione televisiva alla quale Fabiana Attig ha partecipato insieme ad Alessio De Sio, senza la delega del movimento, e che si è poi accentuata col tempo, con il susseguirsi di episodi incresciosi, culminati con il boicottaggio del comunicato a firma di Angelo Pierotti. È chiaro che la frattura creatasi ora non è più sanabile e che non esiste alternativa al divorzio». A questo proposito il consigliere si mostra deciso anche per quanto riguarda il futuro dei Riformisti. «Innanzitutto ci doteremo di un nuovo statuto, che sarà pronto la prossima settimana e ci daremo dei nuovi vertici, visto che quelli attuali non ci rappresentano. Nel frattempo però a guidare i Riformisti, per quanto ci riguarda, sarà Bruno Nucera. Naturalmente – aggiunge – non vogliamo che la coalizione ne risenta e per questo rinnoviamo la nostra piena fiducia al Sindaco e alla Giunta». Una presa di posizione netta, non seguita però dalla richiesta di dimissioni dell’assessore Attig. «Dovrebbe semmai essere lei a risparmiare questo imbarazzo al Sindaco e alla Giunta, autosospendendosi finché la situazione giudiziaria che la riguarda non sarà chiarita. Certo è – precisa – che, qualora restasse al suo posto, non sarebbe più in quota al movimento, ma direttamente in carico al sindaco».
D’accordo con lui l’ex committente responsabile Angelo Pierotti, che ribadisce invece la volontà di dare una struttura ai Riformisti, sotto la guida (almeno temporanea) di Bruno Nucera, annunciando anche di voler ingaggiare una battaglia «perché il simbolo resti alla nostra parte. Ai Riformisti – prosegue - serve un cambio di metodo perché non si verifichino più episodi come quello accaduto allo stesso Nucera, al quale proprio Fabiana Attig ha negato il ruolo di coordinatore perché il suo nome non era gradito a De Sio. Da questa parte resteranno solo quelli che non intendono giungere a patti con l’Enel e quelli che non vogliono una posizione subalterna rispetto agli altri partiti». Pierotti torna poi sulle vicende giudiziarie in corso, mostrando i documenti consegnati anche ai Carabinieri. «Queste carte – spiega, sfogliando il fascicolo – sono la prova che alla banca è stata veramente prodotta una firma falsa, per estinguere un libretto che era intestato a me. Peraltro - aggiunge – è stata la stessa banca a comunicarmi per iscritto che la signora Attig si era recata alla filiale ed aveva chiesto di estinguere il libretto, asserendo di avere la mia autorizzazione. Fare causa alla banca è cosa che non mi interessa, perché anzi credo che anche l’istituto sia parte lesa, ma pretendo che su quanto accaduto non si dicano cose false, perché il foglio con il quale il libretto è stato estinto con tanto firma falsa è agli atti, così come è agli atti la dichiarazione, con la quale sono stato rimosso dal mio incarico a sole 12 ore dalla scadenza naturale del mandato e sono stato sostituito con Nucera, che però non era nemmeno stato informato di essere diventato il nuovo committente responsabile. Già che siamo in argomento però – conclude Pierotti – voglio rendere noto al gruppetto di sei o sette persone che a nome dei Riformisti ha difeso Fabiana Attig, che ci sono ancora 1.100 euro di bollette da pagare, intestate a me come committente, e che io non intendo accollarmi, a costo di farmi staccare le utenze domestiche».