NICOLALei ha già illustrato i progetti che riguarderanno da vicino la nostra città e su cui si impegnerà una volta eletto Presidente della Provincia. Parliamo, però, più nello specifico del nostro porto: Civitavecchia si interroga sul futuro della sua economia, che inevitabilmente è legata alla sua attività portuale. «Civitavecchia non deve essere semplicemente una città con un grande porto, ma una grande città portuale, una realtà produttiva di livello nazionale e internazionale. Sin qui avete goduto di una posizione dominante lato mare per via della centralità nel Mediterraneo; ora la sfida è quella di diventare centrali nel panorama economico del territorio e mi riferisco in modo particolare alla logistica, al turismo, e alle industrie di trasformazione». Ha parlato di interventi sulle comunicazioni viarie e ferroviarie. «Le infrastrutture adeguate sono necessarie per puntare forte sulla logistica e su tutte le attività legate alla distribuzione. La città ha le carte in regola per diventare un centro logistico strategico per tutto il Centro-Italia e la Provincia farà il massimo per rendere possibile questo obiettivo. Ho già illustrato tutti gli investimenti che farò sulle reti ferroviarie e ho parlato anche degli interventi sulle tratte stradali provinciali che vi riguardano (come l'A-12 porto e la Braccianese). Vorrei essere chiaro nell'affermare che la mia Amministrazione ha fra gli obiettivi principali, proprio quello di contribuire a rendere snella, efficiente e moderna l'intera rete dei trasporti e della logistica». Quanto è importante l'apporto della Provincia sullo sviluppo dell'economia legata al porto? «Il mio impegno è volto a integrare le dinamiche portuali con quelle del comprensorio di Civitavecchia. La competitività del porto non si gioca solo elevando qualità ed economicità dei suoi servizi marittimi, ma anche attraverso la creazione di un efficiente sistema porto-territorio. La Provincia, in questo senso, svolgerà un ruolo di importanza strategica, creando le sinergie nel territorio e curando le modalità di tutto il processo di integrazione». Civitavecchia deve puntare sul turismo. Possiede grandi risorse, ma deve valorizzarle al meglio: cosa farà Zingaretti? «La mia azione si muoverà in due direttrici: la prima riguarda, di concerto con il Comune, gli interventi nel centro storico che, come ho già spiegato, dovrà diventare un luogo di grande richiamo e forte caratterizzazione. Investirò molto sulla riqualificazione di edifici e dell'arredo urbano, così come sulle attività commerciali ed artigianali che voglio contribuire a riconvertire o a creare, in modo da proporre un'offerta variegata, attrattiva e adatta ai consumi del turista. La seconda riguarda la sinergia che Civitavecchia può avviare e consolidare con il suo comprensorio, per quello che riguarda la valorizzazione della risorsa turismo. Sarà mio impegno far sì che gli operatori economici e gli enti pubblici organizzino un calendario di eventi e una offerta di opportunità ludiche e culturali che arricchiscano le alternative proposte ai turisti in transito, ma che soprattutto invoglino i crocieristi a trattenersi nel comprensorio per più giorni a ridosso del periodo della crociera». Si aprirebbero pertanto interessanti sbocchi occupazionali. «E' un mio grande obiettivo quello di poter creare posti di lavoro con le opportunità che possono nascere nel settore turistico grazie ad iniziative di marketing territoriale che vedano il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Aiuterò l'Autorità Portuale nel cammino intrapreso di promuovere ed affermare una forte identità e una positiva immagine per Civitavecchia e il suo comprensorio. La Provincia sarà presente alle più importanti fiere internazionali e ci andrà forte di progetti condivisi e di grande valenza economica e occupazionale. Oltre tutto, la Provincia sarà impegnata sulla formazione e sull'attestazione delle specifiche qualifiche destinate ai vari profili professionali del settore». La Provincia può investire importanti risorse sulle attività produttive: cosa ha in mente per Civitavecchia e la sua attività portuale? «Penso a due settori in cui si possono ottenere dei grandi risultati: l'industria della pesca e quella dell'artigianato di qualità destinato alle imbarcazioni. Gli insediamenti produttivi hanno successo e durabilità sul mercato se sfruttano i vantaggi competitivi, e Civitavecchia possiede i flussi commerciali, le materie prime, la posizione geografica, la base logistica e le attività imprenditoriali adatte a giustificare, anzi a sollecitare investimenti su questi settori. La mia Amministrazione vaglierà con attenzione tutte le opportunità che le attività portuali e logistiche ci daranno, per investire sulle attività produttive». Parlava dell'industria della pesca. «Bisogna puntare all'insediamento, nell'area retroportuale, di industrie di lavorazione e di trasformazione, e poi sfruttare la logistica. Si deve estendere l'attività al di là del pescato della flotta locale, diventando un vero e proprio centro di produzione e di distribuzione, verso il quale convergano anche i flussi del prodotto in importazione. Civitavecchia ha l'opportunità di diventare un polo leader per questa industria». L'attività artigianale? «Mi riferisco all'iniziativa imprenditoriale legata alle tradizionali attività artigianali di alto profilo nel settore marittimo, quali l'allestimento e la manutenzione degli interni delle imbarcazioni. A Civitavecchia avrete fra poco un Polo della cantieristica navale di grande importanza e prestigio, oltre ad avere relazioni commerciali con i principali armatori italiani e mondiali. Favorire l'insediamento di un polo artigianale che raccolga le varie professionalità necessarie sarà una misura di grande impatto sociale, oltre che economico». In conclusione, sembra che abbia le idee chiare sul futuro apporto che potrà dare alle nostre attività portuali. «Civitavecchia deve diventare uno dei centri produttivi più importanti della Provincia e uno dei vettori principali per l'economia del Centro Italia. L'importante è impiegare con raziocinio, ma anche con lungimiranza, le risorse a disposizione, e poi "fare sistema" con il territorio. In questo l'apporto della mia Amministrazione sarà determinante. Chiedo ai cittadini di scegliermi come Presidente della loro Provincia, di dare fiducia a chi sta già lavorando per essere all'altezza delle aspettative sollevate e del compito di grande responsabilità che mi aspetta».