CIVITAVECCHIA - Nove milioni di euro in tre anni. È questo il finanziamento che la Regione Lazio ha messo a disposizione del nuovo Polo Idrogeno, inaugurato questa mattina e ospitato nei locali delle ex biglietterie al porto storico. “È importante – ha spiegato il presidente della Pisana Piero Marrazzo – dare un segnale concreto in un territorio simbolo dell’energia tradizionale, la cui comunità porta le ferite proprio per la questione energetico ambientale. Quella di oggi è una fondamentale inversione di tendenza: il Lazio detiene la maglia nera per le emissioni nocive. Un record negativo che la regione sta contrastando con scelte concrete e con notevoli investimenti sulla ricerca finalizzata alla sostenibilità ambientale: il nostro obiettivo è raggiungere entro il 2020 il 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili”. In questo contesto si inserisce l’inaugurazione del Polo tecnologico e di Ricerca “IdrogenoLazio”, nato da una convenzione tra il Cirps (centro interuniversitario di PORTOricerca per lo sviluppo sostenibile) dell’Università La Sapienza di Roma e la Regione Lazio, stipulata nel 2006 in collaborazione con l’Autorità Portuale. “Bisogna tenere insieme, sviluppo, lavoro altamente qualificato e tutela dell'ambiente – ha aggiunto Marrazzo – e questo progetto riesce a contenere tutte queste istanze”. Marrazzo che però è stato constato da alcuni esponenti politici locali, in particolare Giuseppe Tandurella dei socialisti e Gennaro De Crescenzo, ex Prc. "Buffone – hanno gridato - il Polo per l'idrogeno serve solo per lavarvi la coscienza”. Immediata la replica del presidente della Pisana. “Siete voi che dite falsità – ha spiegato – noi siamo quelli che si sono opposti alla centrale a carbone, provando a proporre senza risultato l’ipotesi a gas. Abbiamo anche fermato la costruzione della diga foranea, ma siamo stati fermati dal Tar. Siamo andati avanti e abbiamo dimostrato che in questo territorio non c'è solo carbone o petrolio. Oggi lo dimostriamo con l’idrogeno”. Un centro di eccellenza, quello appena inaugurato, che è ospitato in un porto, “ancora più ecologico – come ha PORTOsottolineato il presidente dell’Autorità Portuale Fabio Ciani – nello scalo abbiamo raggiunto il 45% di raccolta differenziata, abbiamo attivato il fotovoltaico e siamo a buon punto con lo studio sull’eolico, tanto che a breve sottoporremo alla Regione un progetto off-shore così che il porto potrà diventare totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico. Intanto portiamo avanti il discorso dell’utilizzo di carburante a basso contenuto di zolfo, mentre a gennaio iniziamo con la sperimentazione del progetto di elettrificazione delle banchine”.
Soddisfatto anche l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Filiberto Zaratti il quale ha sottolineato che “la creazione di Poli d'eccellenza significa anche mettere in campo risorse per arginare il fenomeno della fuga dei cervelli. Una delle strade maestre per uscire dalla crisi finanziaria – ha aggiunto - sarà la creazione di posti di lavoro “verdi” che vedano milioni di occupati in attività connesse alla tutela ambientale e alle energie rinnovabili”.