di FABIO MARUCCI

CIVITAVECCHIA - Per la prima volta dalla nascita della Grande Coalizione, l’Udc parla di crisi. Il partito di Casini dopo un anno di governo la dice tutta e getta le basi per un nuovo rilancio dell’attività politica e amministrativa delle Larghe intese. «L’attuale momento di crisi, può e deve trasformarsi nell’occasione di un dinamico rilancio per chi si è assunto l’onere di governare la città». Affermazioni quelle fatte dal direttivo dell’Udc, che assumono ora un valore ancor più efficace, se si considera che il contenuto del messaggio vanta l’adesione di coloro che fino a ieri hanno rappresentato nel partito l’opposizione alle linee dettate dal segretario Pietro Messina e dal vicesindaco Gino Vinaccia. Il capogruppo Gianfranco Bergodi e la prima dei non eletti alle scorse amministrative Damiria Delmirani, tornano all’ovile. Anche loro, insieme agli altri, approvano il documento, che potrebbe essere la chiave di volta utile a richiamare il sindaco Moscherini alle sue responsabilità. «Siamo in piena emergenze - si legge nella nota - e’ giunto il tempo di agire, bene e in fretta, per restituire ai cittadini la speranza di un futuro pieno di certezze per se e per i propri figli». L’Udc analizza i motivi che avrebbero portato alla crisi dell’amministrazione: «Il rapporto di fiducia si è affievolito - fanno sapere - e poi esiste un deficit di partecipazione politica, in parte dovuto all’indebolimento del ruolo dei partiti». Un rilancio dell’attività politica e un ‘‘rinnovo delle promesse battesimali’’ che non può fare a meno di passare per una presa di posizione convinta. L’Udc detta le regole: «Occorre rispetto e consapevolezza dei reciproci ruoli, capacità progettuale e non acritica e passiva accettazione delle proposte altrui». Nessun nome è spuntato in vista del rimpasto, seppure il compromesso interno appare raggiunto: «Il direttivo e il comitato comunale, nell’esprimere apprezzamento e condivisione per il lavoro sin qui svolto dal segretario e da quanti rappresentano l’Udc in seno all’amministrazione, da mandato al segretario, al capogruppo e alla direzione politica di rappresentare la posizione espressa dal partito nel confronto politico in atto».