STORIAdi LUCA GUERINI
CIVITAVECCHIA - Come si fa a raccontare la storia di qualcuno che non esiste? E’ da questo interrogativo che parte lo spettacolo “Storia di nessuno” che verrà presentato questo week-end al teatro Arciliuto di Roma. Il testo scritto e diretto dal regista civitavecchiese Eugenio Pochini vede protagonisti un uomo, un medico ed una giovane donna, chiusi in uno spazio indefinito che discorrono in maniera apparentemente assurda. I dialoghi brevi, tesi, scattanti, sembrano privi di significato ma in realtà sono carichi di immagini recondite, estranee a quello che appare sulla scena. I tre individui sono pubblicamente esposti, alla costante ricerca di un’identità in grado di garantire loro una collocazione. È proprio per questo che Eugenio Pochini decide di presentare i personaggi senza nome e disposti in una gerarchia ben precisa, in cui un uomo appare vittima del medico e della sua assistente. Inoltrandosi nel testo però, questa situazione convince sempre meno: i tre protagonisti sono in realtà sullo stesso piano, le loro battute ed i loro movimenti servono a studiarsi reciprocamente, fino al sopraggiungere di un finale inaspettato, totalmente spiazzante. «Una delle pratiche che viene utilizzata negli allestimenti teatrali – racconta Pochini - consiste nel partire dal testo, aggiungere l’azione, i ritmi, i personaggi, la scenografia, e da ultimo le musiche. Ho scelto di partire dalle musiche e dai suoni, per poi costruire i dialoghi e l’azione scenica, dando al tutto una chiave più onirica possibile. Inoltre, quando prendevano vita i personaggi, avevo chiaro in mente il ruolo dell’attore: l’artista si deve trasformare nel racconto, nella rappresentazione e non soltanto nel personaggio».