di LUCA GUERINI

 


CIVITAVECCHIA - «I personaggi principali di queste tre rappresentazioni sono di quell’ordine di persone che ho voluto prendere di mira; cioè di un rango civile, non nobile e non ricco, poiché i nobili e i ricchi sono autorizzati dal grado e dalla fortuna a fare qualcosa di più degli altri. L’ambizione de’ piccoli vuol figurare coi grandi, e questo è il ridicolo che io ho cercato di porre in veduta, per correggerlo, se fia possibile” così Carlo Goldoni nelle note de “La trilogia della villeggiatura”, uno dei testi più famosi e meno rappresentati dell’autore veneziano riscoperto in coincidenza dei trecento anni dalla nascita (1707). A proporlo al pubblico del Teatro Traiano nelle giornate di domani e mercoledì, eccezionalmente alle ore 20.30 a causa della durata dell’opera, sarà Toni Servillo uno dei più autorevoli interpreti della scena italiana, che ha stupito pubblico e critica nel film “La ragazza del lago”. La prima commedia (Le smanie) propone un affresco sulle frivole e stucchevoli problematiche pre-partenza. Il signor Leonardo si indebita per fare una splendida villeggiatura e per non sfigurare di fronte ai conoscenti mentre la sorella Vittoria non ammette di partire senza il suo nuovo abito. Le cose si complicano quando il signor Filippo, padre di Giacinta amante di Leonardo, invita in villeggiatura Guglielmo, anch’egli innamorato di Giacinta. Per risolvere il problema e salvare la faccia, Leonardo e Giacinta sottoscrivono una promessa di matrimonio ufficiale prima della partenza. Ma durante il secondo “atto” (Le avventure) Giacinta si innamora di Guglielmo e, sorpresa troppo spesso in sua compagnia, è costretta a spacciare il suo amante per pretendente di Vittoria per giustificarsi e salvare le apparenze. Il ritorno dalla villeggiatura è all’insegna della rassegnazione e della miseria. Gli eventi, gli interessi economici e l’importanza data alla reputazione hanno portato alla nascita di coppie infelici: Leonardo e Giacinta, innamorata di un altro, sprovvista della cospicua dote in cui confidava il fidanzato e costretta alla partenza, Guglielmo e Vittoria, anch’essa consapevole che il suo sposo ama un’altra, Rosina con lo sciocco Tognino, Ferdinando con la zia di Giacinta, anzi con la sua eredità. Il cast dello spettacolo, diretto dallo stesso Toni Servillo, è composto da Andrea Renzi, Francesco Paglino, Rocco Giordano, Eva Cambiale, Salvatore Cantalupo, Tommaso Ragno, Paolo Graziosi, Anna Della Rosa, Chiara Baffi, Gigio Morra, Betti Pedrazzi, Giulia Pica, Marco D'Amore, Mariella Lo Sardo. Le scene sono state realizzate da Carlo Sala e i costumi di Ortensia De Francesco.