CIVITAVECCHIA - Sbloccati i 170 milioni di euro per il I stralcio della realizzazione della darsena energetico grandi masse. Si tratta di un investimento completamente privato. Inizialmente la maggioranza della società concesisonaria, la Compagnia Porto di Civitavecchia spa, era detenuta da Italpetroli che aveva potuto realizzare la torre petrolifera off shore proprio nelle more della realizzazione della darsena energetica. Successivamente, il gruppo Gavio ha rilevato il controllo della società, con Enel ed Italpetroli, alla quale poi è subentrata Unicredit. Terminato lo sminamento i alvori partiranno con il primo stralcio che prevede la realizzazione della diga foranea e della banchina multipurpose, con 80mila mq di piazzale disponibile. «Tra la darsena servizi e quella energetico grandi masse - ha spiegato Monti - è prtevista la realizzazione di un bacino di carenaggio per il refitting di unità oltre 330 metri di lunghezza, in virtù della crescente domanda di strutture per la manutenzione di unità navali di grandi dimensioni. Il bacino, primo del genere in Italia, rientrerà nella tipologia ‘‘dry dock’’ e ‘‘hydro lift’’ che consentirà di contenere gli spazi a terra necessari. L’inizio dei lavori è previsto per il 2015».