CIVITAVECCHIA - Si difende dalle accuse il Consorzio Olivieri, proseguendo dritto per la sua strada, avanzando delle domande sul sequestro preventivo disposto dalla Procura sulle aree in località Sterpeto, che ribadisce essere di sua proprietà, e sull’iscrizione nel registro degli indagati del presidente del Consorzio Manuela Dall’Oglio. “Venerdì scorso – spiegano – i nostri legali si sono presentati spontaneamente in Tribunale per chiarire ogni posizione. Ci chiediamo come sia possibile che la Procura entri in un contenzioso civile tra la Edifondiaria e la Mediterranea e coinvolga il Consorzio, unico soggetto secondo legge detentore dei diritti di costruzione e di tutti i diritti provenienti dal Patto Territoriale e ci chiediamo anche come sia possibile in questa situazione ravvisare tale urgenza e pericolo da giustificare un provvedimento di sequestro preventivo. L’urgenza e il pericolo sono palesemente inesistenti e solo negli occhi di chi li vuole vedere o di chi gli viene detto cosa vedere”. Il Consorzio ribadisce che la fonte dei suoi diritti è la legge stessa, chiara e inequivocabile in questo caso – hanno aggiunto - abbiamo provveduto, seguendo le norme in vigore, all'esproprio dei terreni colpiti da automatica dichiarazione di pubblica utilità al momento della approvazione e pubblicazione del Patto Territoriale. Tra l’altro, negli adempimenti relativi all'esproprio, la normativa impone di seguire i soggetti indicati come proprietari negli atti catastali. E’ pertanto indifferente il contenuto della sentenza emessa a favore della Edilfondiaria che comunque non ha provveduto alla trascrizione tempestiva della sentenza”.