CIVITAVECCHIA - La Procura della Repubblica di Civitavecchia dichiara guerra all’inquinamento da fumi nel porto. Ieri mattina è scattato il primo sequestro da parte della Capitaneria di Porto relativo all’apparato macchine della nave Federal Polaris, battente bandiera delle Bahamas, impegnata a scaricare coils d’acciaio alla banchina 24 nord, ordinato direttamente dal procuratore capo Gianfranco Amendola, da sempre sensibile alle questioni ambientali. Il provvedimento, convalidato poi dal giudice del tribunale, si è reso necessario a seguito dei controlli sulla corretta percentuale di zolfo, disposta dalle normative vigenti, presente nel carburante utilizzato dalle navi. Ieri mattina il denso fumo nero che saliva dalla nave ha destato i sospetti dei militari del comando locale che hanno provveduto a fotografare la situazione e ad ascoltare le testimonianze sia di chi stava lavorando nei pressi della banchina sia del comandante della nave. Tutta la documentazione è stata portata a via Terme di Traiano, con il procuratore Amendola che ha richiesto il sequestro della nave, ipotizzando la violazione dell’articolo 674 del codice penale, relativo proprio alle emissioni di inquinanti. Nella giornata di ieri il perito chimico ha proceduto ad eseguire i campionamenti sui fumi, per verificare se siano stati superati o meno i limiti, quantificando la percentuale non rispettata, mentre l’armatore norvegese ha avanzato la richiesta di dissequestro sulla quale il gip del tribunale locale dovrà esprimersi nelle prossime ore. «Abbiamo comunque garantito il prosieguo delle attività commerciali - hanno spiegato dalla Capitaneria - la messa in sicurezza dell’unità e la garanzia dei servizi minimi per l’equipaggio».