CIVITAVECCHIA - Nessuna ammissione di colpevolezza da parte del noto professionista civitavecchiese di 78 anni, da tempo in pensione, individuato dalla Polizia quale responsabile dell’atto intimidatorio del 26 gennaio scorso ai danni del vecchio Bar Mosconi.
L’uomo si sarebbe dichiarato estraneo ai fatti contestati dagli agenti del dottor Giovanni Lucchesi, seppure gli indizi raccolti dalla scientifica e dal personale delle Volanti sarebbero inequivocabili: una bottiglia incendiaria rinvenuta a pochi metri dal luogo in cui è stato dato fuoco al contatore Enel in zona Fontanatetta e una serie di minacce nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale, dimostrate personalmente dalla vittima.
Indagini sviluppate con professionalità dai poliziotti della squadra anticrimine del commissariato di viale della Vittoria hanno portato, nella notte tra il 28 e il 29 gennaio, all’identificazione dell’autore dell’atto intimidatorio, che è stato denunciato a piede libero e dovrà ora rispondere dei reati di incendio doloso e minacce.
L’inchiesta è affidata al pubblico ministero Pantaleo Polifemo.