CIVITAVECCHIA - Soltanto uno dei quattro civitavecchiesi arrestati dalla Guardia di Finanza è rimasto in carcere, a Borgata Aurelia. Si tratta del 43enne M.C., difeso dall’avvocato Stefano Bonifazi che per lui aveva chiesto una misura meno restrittiva: ma a casa dell’uomo, peraltro pregiudicato, sono stati rinvenuti circa 800 grammi di hashish, oltre a materiale per il taglio e il confezionamento delle dosi.
Arresti domiciliari, invece, per il 30enne L.S., assistito dall’avvocato Mauro Mocci.
Misure meno restrittive, poi, per il 28enne P.M., difeso dal legale Claudio Annibali, per il quale il giudice Giovanni Giorgianni ha disposto l’obbligo di dimora a Civitavecchia, e per il 29enne A.P., assistito dall’avvocato Daniele Barbieri, per il quale è stato ordinato l’obbligo di firma.
Per tutti, comunque, è stato convalidato l’arresto e per tutti il sostituto procuratore Elena Neri, che ha coordinato l’indagine, aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. I quattro, come si ricorderà, sono stati arrestati dagli uomini del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza al termine di una lunga e capillare attività di indagine: mercoledì sera sono scattati i controlli, anche con l’ausilio delle unità cinofile. Alla fine sono stati sequestrati circa un chilo di hashish e una ventina di grammi di cocaina.