CIVITAVECCHIA - Questa volta le previsioni sono state confermate: due giorni di caldo torrido che hanno creato non pochi problemi ai civitavecchiesi.
Insieme ad altre sette citta italiane (Campobasso, Napoli, Roma, Perugia, Frosinone, Latina e Messina, ndr) Civitavecchia ha visto la colonnina di mercurio salire progressivamente, tanto che nella giornata di ieri sono stati registrati 31 gradi già a partire dalle 10.
Un’intera giornata in cui i valori massimi hanno raggiunto i 39 gradi percepiti, con un’ondata di afa che ha creato non pochi problemi alla gente.
Soprattutto la notte scorsa il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo ha dovuto far fronte alle emergenze determinate dai malori per il caldo: un via vai di ambulanze fino all’alba ha trasferito presso il nosocomio cittadino quindici persone, perlopiù anziane, con problemi respiratori, affanno e in alcuni casi lipotimia dovuta proprio all’eccessivo calore e alla scarsa ossigenazione.
Cinque persone tra l’altro sono state ricoverate e quindi trattenute al San Paolo in attesa di accertamenti. Situazione identica nella giornata di oggi, con le temperature che hanno toccato i trentacinque gradi all’ombra e con una percentuale di umidità superiore al 40%.
Ai problemi legati al caldo torrido si è aggiunta anche la crisi idrica, che ha messo in ginocchio diverse zone della città, da Campo dell’Oro a Boccelle, da San Gordiano a via Tarquinia.
Il Pincio fa sapere che è colpa del Mignone che essendo un fiume a carattere torrentizio, è soggetto agli umori atmosferici. Tre le autobotti che continuano a servire le abitazioni private, costretti a fare i conti con i rubinetti asciutti.