di ADRIANO GRASSI

CIVITAVECCHIA - È di Santa Marinella il miglior allenatore italiano per quanto riguarda la serie A2 femminile di basket. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al coach dell’Azzurra Ceprini Orvieto Angelo Bondi lo scorso 23 ottobre a Cinisello Balsamo in occasione della serata di gala organizzata dalla Lega Basket femminile per l’Opening Day della serie A1. «È un premio molto importante perchè arriva direttamente dagli addetti ai lavori ma la maggior soddisfazione è per la motivazione che lo accompagna e che va a riconoscere il lavoro che ho svolto negli ultimi due anni ad Orvieto. E’ un premio che ovviamente divido con tutte le giocatrici e con la società e che vorrei dedicare - sottolinea con commozione Bondi - a Giancarlo Asteo. Andavo a Roma a vedere i suoi allenamenti quando guidava la Lazio e lui mi ha fatto nascere l’amore per la figura dell’allenatore». Due stagioni vissute da protagonista ad Orvieto alla guida della squadra locale con la vittoria del campionato di serie B d’eccellenza e della Coppa Italia al primo anno e la promozione sfiorata in A1 (eliminazione alle semifinali dei play off) la scorsa stagione. «Dopo la promozione in A2 non godevamo di grossa considerazione. Abbiamo mantenuto intatta quasi l’intera rosa con otto ragazze su dieci praticamente all’esordio nella categoria. Dopo il quinto posto della fase regolare siamo però arrivati, dopo aver superato due turni, fino alle semifinali dei play off, serie persa soltanto a gara 3 con il Lucca che ha poi conquistato la promozione in A1. Alla fine siamo stati la squadra rivelazione e questi risultati uniti alla valorizzazione delle giocatrici mi hanno permesso di arrivare a questo premio». Nel curriculum del tecnico santamarinellese non ci sono soltanto i successi ottenuti in campo femminile. Spiccano infatti anche due promozioni con la Cestistica, una in B ed un’altra in serie C maschile con i rossoneri dei vari Monaldi, Tedeschi e Foschi. Una carriera che ha visto ovviamente Angelo Bondi anche sulla panchina del Santa Marinella dalle squadre del settore giovanile fino alle cinque stagioni disputate in serie A2. Poi una sfortunata parentesi a Tarquinia e i quattro anni in A1 con il Viterbo femminile prima del fortunato arrivo a Orvieto. Un passaggio senza problemi tra maschi e femminile che è stata una delle caratteristiche della sua lunga carriera. «Per me non è mai stato un problema. Ci sono ovviamente delle grandi differenze nell’allenare una squadra maschile o una femminile sia sul piano del carattere che degli atteggiamenti. Lavorare con delle ragazze richiede infatti una maggiore attenzione nella gestione psicologica del gruppo». Da questa stagione sono entrate in vigore delle nuove regole che sono state più difficili da assimilare soprattutto nei campionato femminili. «All’inizio hanno penalizzato le ragazze ma sono comunque delle regole intriganti che condivido e che hanno migliorato e non stravolto il gioco. Mi piace in particolare quella relativa alle rimesse che rende il gioco molto più veloce». In Umbria Angelo Bondi si è portato dietro anche la civitavecchiese Lorenza Spirito (classe ‘90 ex Santa Marinella) che è una delle giocatrici più promettenti della squadra. «Orvieto è un’oasi felice - continua il tecnico - e si può lavorare in tranquillità. Abbiamo iniziato la stagione molto bene e puntiamo a ripetere quello che abbiamo fatto nella scorsa stagione. Un mio ritorno a Santa Marinella? lo escludo anche perchè ormai mi ritengo un viterbese d’adozione e mi trovo benissimo ad Orvieto. Santa Marinella è comunque la mia città natale e il risultato delle rossoblù è il primo che vado a vedere al termine di ogni partita. Lo scorso anno hanno costruito una squadra per la promozione e quando non si vince l’anno dopo è sempre molto difficile. Non mi aspettavo comunque una partenza così negativa ma sono convinto che si riprenderanno al più presto. Ho lasciato tanti amici - conclude Angelo Bondi - e un pensiero particolare lo voglio rivolgere ai miei ex giocatori di Civitavecchia».