CIVITAVECCHIA - Dopo il grido di dolore lanciato qualche giorno fa per la chiusura, a fine mese, del centro diurno "Arcobaleno" dove attualmente sono ospitati 30 ragazzi disabili, anche la politica è scesa al fianco dell'Ass.Pro.Ha. per tentare di accendere i riflettori sul tema e scongiurare questa triste ipotesi. "Il Comune di Civitavecchia, mentre sperpera i soldi deicontribuenti con appalti che nel caso più clamoroso lievitano da 5 a 11 milioni di euro - ha sottolineato il capogruppo del Pd Marco Piendibene -  taglia del 70% i fondi destinati a servizi sociali. In questo ingiusto giro di vite rientra anche l'Assproha costretta, dopo 20 anni a servizio dei ragazzi diversamente abili, ad alzare bandiera bianca. Possibile che tra tanti articoli 90, Consigli di Amministrazione che non producono nulla, emolumenti d'oro a supermanager, parcelle ai progettisti di tanti progetti improbabili, non si riescano a trovare 20 mila euro per garantire la sopravvivenza del Centro Diurno per utenti diversamente abili? Se non si troverà una soluzione entro fine mese l'Arcobaleno chiuderà i battenti e la colpevole indifferenza dell'Amministrazione Comunale non può passare sotto silenzio. Quella dell'Assproha è universalmente riconosciuta come una struttura di eccellenza nell'ambito dell'integrazione sociale dei diversamente abili e i 30 utenti che la frequentano attendono una risposta. Noi sproniamo il Sindaco ad attivarsi immediatamente presso la regione Lazio, visto che non esiste un assessore ai Servizi Sociali, per reperire i fondi disponibili per tali scopi. Vorremmo un Sindaco disponibile a 360 gradi anche e soprattutto per queste importanti finalità e non solo rivolto ai grandi interessi per progetti faraonici o costantemente impegnato a mettere bocca sul porto. Dopo l'ordinanza di qualche anno fa che ha ridotto ad un rudere l'edificio a fianco del centro "Arcobaleno" non vorremmo che il parco di S. Gordiano venga ridotto definitivamente ad un deserto a causa dell'ignavia dei nostri Amministratori". Sulla stessa lunghezza d'onda anche il Prc, che però punta il dito contro la Regione Lazio. "Evidentemente alla presidente Polverini "sta a cuore" solo parte della popolazione regionale, non i diversamenti abili del centro diurno "l'Arcobaleno" - ha spiegato la segretaria Valentina Di Gennaro - una associazione, quella che lo gestisce, che da trenta anni, grazie alla caparbietà di un gruppo sempre crescente di persone, ha permesso la vita sociale, ricreativa, ludica, ma anche socioriabilitativa di una intera generazione di diversamente abili della nostra città. In maniera egregia. Ecco perchè facciamo appello a tutte le democratiche e i democratici della nostra città, a tutti quelli che credono veramente che la diversità sia un valore aggiunto, che l'integrazione sociale e il recupero dei diversamente abili siano una priorità, affinchè venga finalmente assegnata la certificazione del centro diurno dell'Arcobaleno" riconoscendo tutte quelle figure che da anni portano avanti il centro con la fatica di chi non si risparmia, e che si possa far fronte alle necessità economiche e si permetta loro di proseguire nel loro insostituibile lavoro. Rifondazione Comunista da ora si rende disponbile e partecipe a qualsiasi forma di sostegno l'associazione avrà bisogno".  "Non possiamo accettare che il centro diurno Arcobaleno chiuda - hanno aggiunto dall'associazione "Piazza Pulita" -  cancellare questa realtà che opera da 30 anni al servizio delle persone diversamente abili con professionalità e cura amorevole grazie all’opera di volontari generosi e personale competente sarebbe un colpo crudele a quanti lo frequentano e vi trovano ogni giorno un luogo sereno di integrazione e socializzazione. Abbiamo incontrato nel corso delle nostre iniziative l’associazione Ass.Pro.Ha, apprezziamo l’alto valore umano e sociale della loro opera e siamo diventati amici. Ci uniamo perciò al grido di dolore e all’appello per continuare a tenere aperte le porte del centro. Un appello rivolto in primo luogo alle amministrazioni e agli enti istituzionali affinché, scuotendosi dall’indifferenza finora dimostrata, aiutino concretamente l’associazione. E’ dovere dell’amministrazione comunale e degli enti competenti sostenere con mezzi e risorse adeguate la lotta alla solitudine e all’emarginazione, la prevenzione del disagio, la promozione del benessere e l’affermazione dei diritti sociali per tutti. L’Ass.Pro.Ha attende da loro una risposta e da tutti i cittadini un segno di solidarietà: non lasciamo soli".