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Quattro partite, quattro finali. La verità è vicina per un Ladispoli che si ritrova a lottare per non retrocedere. Salvezza però attualmente lontana 4 punti dopo l’ultimo ko fuori casa con il Campus Eur. L’unica magra consolazione per mister Massimo Castagnari è che c’è ancora tempo per ricaricare le pile e soprattutto recuperare alcune pedine fondamentali come Augusto Buonanno e Andrea Catese. Il primo, laterale sinistro, è già tornato in gruppo così come il centrocampista e capitano dell’Academy assente nelle ultime tre giornate. In questi giorni ha parlato lo stesso allenatore ammettendo di aver raccolto troppo poco rispetto poi alle prestazioni e alle occasioni da rete create, specie con l’Anzio e poi anche nel derby con il Civitavecchia. «Analizzando le ultime giornate - è il commento di Castagnari - quella con Campus è l’unico match dove i nostri avversari hanno meritato di vincere. Venivamo da giorni problematici causati dal turno infrasettimanale. Diversi giocatori non erano al meglio, oltre agli assenti cronici Catese, Paruzza e Buonanno. Aracri e Colace non stavano bene, poi dopo 6 minuti abbiamo perso anche D’Aguanno e Crocchianti ha subito un duro colpo alla caviglia». Probabilmente la sosta arriva nel momento giusto per il Ladispoli.
«Fortunatamente - prosegue Massimo Castagnari - abbiamo 10 giorni per ricompattarci. Siamo ancora padroni del nostro destino». Inutile girarci intorno, d’ora in avanti saranno quattro finali, a cominciare dalla sfida delicatissima di mercoledì 12 aprile contro Unipomezia all’Angelo Sale. Poi trasferta insidiosa con la Vis Sezze, di nuovo in casa con la Boreale seconda in classifica e ultima fatica con l’Astrea. Parla anche Buonanno. «Se ne vinciamo tre su quattro - spiega il mancino ladispolano - siamo salvi. Abbiamo le carte in regola per poterlo fare. Non abbiamo raccolto quanto dovevamo ma le prestazioni ci sono state. Con un po' più di fortuna ci toglieremo fuori dai guai. Tornerà anche il nostro capitano Catese». Ha sofferto Buonanno per lo stiramento che lo ha tenuto in tribuna sia nel derby con il Civitavecchia che nella sconfitta con Campus Eur. «Ora tutto è alle spalle - confida - mi sono ripreso tornando ad allenarmi con la squadra. Il gruppo è unito, ognuno di noi deve fare la sua parte perché sono tutte gare da dentro e fuori. È stata una stagione particolare e il girone nostro molto equilibrato. Basta analizzare l’ultima giornata dove il Nettuno è andato a vincere sul campo del Civitavecchia».
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