MONTEFIASCONE - Continuano a far discutere gli incresciosi episodi che si sono verificati nei giorni scorsi sul colle falisco.

«La Festa della birra, recentemente organizzata da un gruppo di giovani del territorio con grande afflusso di pubblico, è purtroppo diventata il teatro di un fatto gravissimo, che non può e non deve passare sotto silenzio. L’evento, patrocinato ufficialmente dal Comune e dalla Regione, e sostenuto anche con contributi pubblici, ha ospitato l’esibizione di un gruppo musicale che ha messo in scena uno spettacolo carico di bestemmie, volgarità, insulti verso le istituzioni democratiche e atti provocatori, come l’agitare preservativi in pubblico davanti a una platea di centinaia di persone, tra cui famiglie e minori». Lo afferma il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Massimo Ceccarelli, che aggiunge: «La cosa più inaccettabile non è solo ciò che è stato detto o fatto su quel palco. La cosa più grave è che il sindaco e alcuni assessori erano presenti. Hanno assistito allo spettacolo. E non hanno fatto nulla.

Non un gesto. Non una parola. Non una presa di distanza. Lo spettacolo è andato avanti sotto gli occhi delle istituzioni. Perché non è stato fermato? Perché nessuno ha sentito il dovere di salire sul palco, di dissociarsi, di tutelare il decoro dell’evento e la dignità delle istituzioni pubbliche che rappresentano? Il silenzio, in quel momento, è diventato complicità».

«Ancora più inaccettabile - sottolinea Ceccarelli - è l’idea che oggi si parli di “accertamenti” e “provvedimenti”, come se l’accaduto fosse stato imprevedibile. Quel gruppo era conosciuto. Non è piovuto dal cielo.

Chiunque può vedere da tempo, attraverso i loro canali social come Instagram, i contenuti provocatori, dissacranti, politicizzati. Non servivano indagini: bastava un minimo di attenzione. Bastava cliccare un link.

Ma è evidente che nessuno ha voluto vedere, o peggio, ha scelto di non vedere. Questa è la vera responsabilità politica e istituzionale: aver patrocinato, finanziato e poi legittimato con la propria presenza uno spettacolo indegno.

Il rispetto delle istituzioni non è un optional. La libertà artistica è un diritto, ma non può trasformarsi in oltraggio quando si svolge sotto un logo istituzionale e con soldi pubblici. Chi era presente e ha taciuto ha già preso una posizione. E l’ha presa nel momento sbagliato», conclude il consigliere comunale.

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