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SANTA MARINELLA – Il gruppo consiliare “Noi Moderati” ha ufficializzato ieri il passaggio dalla maggioranza alla minoranza in seno al consiglio comunale di Santa Marinella.
Le motivazioni sono quelle ormai note e più volte anticipate dal gruppo direttamente al sindaco Pietro Tidei ed agli organi di stampa.
Fondamentale è stata l'azione di defenestrazione della vicesindaca, avvocata Roberta Gaetani, giunta al termine di un acceso confronto nel quale «mentre l’assessore si appellava a principi di legalità inderogabili – spiegano da Noi moderati - il sindaco imponeva un intollerabile aut aut che si è risolto come ormai noto».
“Oramai nessuno si stupisce dei metodi di Tidei - dice Roberta Gaetani - fatti di aggressioni verbali e minacce verso chiunque non abbia le sue stesse opinioni. Tuttavia questi modi diventano addirittura incontenibili quando le divergenze hanno come oggetto l’architetto Ermanno Mencarelli che, a spregio di ogni norma, continua a gestire un settore nevralgico come quello dei lavori pubblici, gestendo finanziamenti per svariate decine di milioni di euro». «Io stessa – aggiunge la Gaetani – sono stata più volte bersaglio delle ire del Sindaco dopo essermi rifiutata di approvare degli atti palesemente viziati perché ad oggi, voglio sottolinearlo, nessuna norma consente ai pensionati di continuare ad emettere atti di gestione come determine e delibere. Vivo del mio lavoro, non ho mai avuto interessi personali ed in tutti questi anni ho messo la mia professionalità a servizio dell’Ente: mai avrei potuto avallare condotte contro la legge e per questo sono stata revocata dai miei incarichi, oltretutto senza che nel decreto di revoca venisse indicato il motivo come prevede la legge. La motivazione è purtroppo ormai chiara, aver cercato di far rispettare la legge. Questo mai per me può essere motivo di rimpianto, ma piuttosto è una medaglia che mi pregio di portare in petto”.
Anche la coordinatrice di Noi Moderati per Santa Marinella Patrizia Befani ha rilievi importanti da sollevare. “La giunta comunale si è riunita senza che fosse ripristinata la parità di genere tra i suoi componenti ed ha emesso delibere che possono essere viziate. Fino a quando sarà tollerabile che si utilizzi un ente pubblico in disprezzo delle norme di legge? Noi non possiamo assolutamente tollerare questo e non vogliamo farci dichiarare complici o conniventi. Questa la ragione per il nostro passaggio nelle file della minoranza consiliare. Continueremo a vigilare sulla regolarità degli atti e assumeremo tutte le decisioni che riterremo migliori nell’interesse della città e dei suoi cittadini”.
La capogruppo di Noi Moderati in consiglio comunale Patrizia Ricci è lapidaria: “Si tratta di sessismo, soltanto di sessismo. Il riferimento ai ciambelloni del consigliere Befani fa venire in mente gli attacchi personali e misogini alle altre donne presenti in consiglio, tutte donne accomunate da una caratteristica, quella di non abbassare la testa ai desideri del sindaco Tidei. La cosa è gravissima e ha necessità, a nostro avviso, di un intervento esterno importante, severo ed efficace. Non è possibile ipotizzare altra via che lo scioglimento del consiglio comunale. Questa consiliatura del sindaco Tidei va archiviata prima possibile”.
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