Roma, 10 giu.. (Adnkronos) - "Con lucidità Matteotti vide la progressiva demolizione delle libertà garantite dallo Statuto Albertino da parte del fascismo e ne denunciò conseguenze e implicazioni, mentre nelle classi dirigenti italiane non si faceva strada analoga coscienza. Il coraggio che animò la sua ultima, drammatica denuncia dai banchi di Montecitorio costituisce non soltanto un inno alla libertà e un testamento politico di perenne validità ma, altresì, un atto di fedeltà al Parlamento. Quel Parlamento che costituisce il cuore di ogni democrazia viva e che venne umiliato dal regime, sino alla sua soppressione". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "La Repubblica -aggiunge il Capo dello Stato- si inchina alla memoria di Giacomo Matteotti, difensore dei ceti subordinati e martire della democrazia".