CERVETERI – A Ladispoli la tromba d’aria, sulla costa etrusca le mareggiate. Il maltempo continua a creare danni, come quelli di ieri a Porto Pidocchio. Il tornado, come a novembre del 2016, ha creato panico sul lungomare di via Marco Polo rovesciando le barche dei pescatori e scoperchiando il tetto di un chiosco sulla spiaggia. Si è temuto il peggio ma per fortuna il vortice ha perso di intensità. Un’altra tromba d’aria è apparsa sulla via Aurelia. A Cerveteri il futuro dei balneari è sempre più incerto. In via Navigatori etruschi cabine e verande degli stabilimenti di Campo di Mare sono state accerchiate dalle onde, divelte anche le staccionate. I rispettivi titolari potrebbero rinunciare ad ulteriori file di lettini e ombrelloni e ciò comporterebbe un danno per l’economia locale anche perché significherebbe dover mandare via dei turisti, come per altro già avvenuto in passato. L’unica azione concreta delle istituzioni locali è stata quella – come confermato giorni fa dal sindaco, Elena Gubetti - di richiedere dei fondi relativi al Pnrr ma è una richiesta disperata. Cancellati anche diversi metri di spiaggia libera. Sempre più ridotta la “passeggiata” che conduce a Marina di Cerveteri da Ladispoli. Con ulteriori correnti, che non sono da escludere in queste settimane, non si potrà più raggiungere Campo di Mare passando dalla spiaggia impedendo così l’accesso a turisti e residenti. Gli ambientalisti invece hanno paura per le sorti della Palude di Torre Flavia. L’acqua marina a contatto con quella paludosa potrebbe creare danni irreparabili all’habitat naturale e faunistico, uno dei più belli del litorale laziale. Un fenomeno che non ha più allenato la presa, anzi: negli ultimi anni l’avanzata del mare si è fatta sempre più frequente e minacciosa. E a Ladispoli le onde hanno raggiunto persino la strada. In via Regina Elena soprattutto, e le immagini sono diventate virali e condivise sui social da migliaia di persone. Anche in questo caso danni registrati nelle strutture balneari. Una beffa maggiore per gli operatori del settore ladispolano considerato che già da tanti anni, dopo un contenzioso lunghissimo con il Comune, la Regione ha stabilito il finanziamento di oltre 6 milioni di euro per le scogliere i cui lavori però tardano ancora ad arrivare. Anzi, è ormai certo che non partiranno nemmeno prima della stagione estiva 2023. Al momento non è stato redatto il bando. Discorso rimandato dunque all’anno successivo mentre l’arenile continua a sparire e le onde a colpire continuamente chioschi e stabilimenti da nord a sud. Un po' come sta avvenendo a Fregene e Ostia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA