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CIVITAVECCHIA - "Apprendiamo che sono stati operati dalla Tirreno Power 6 licenziamenti per la centrale di Civitavecchia". Lo dichiara il sindaco Antonio Cozzolino che esprime la sua solidarietà ai lavoratori e spiega: "Come amministrazione comunale nel corso dell’ultimo anno - continua - ci siamo fatti promotori di un gruppo di lavoro inter istituzionale che ha visto la costante partecipazione di alcuni lavoratori e dei rappresentanti politici del territorio, quali Devid Porrello, Gino De Paolis e Marta Grande. Alle ultime due riunioni non ha partecipato l’onorevole Marietta Tidei che era stata incaricata dal gruppo di cercare un contatto con il viceministro al Lavoro e Politiche sociali, Teresa Bellanova".
Cozzolino spiega di aver utilizzato un altro canale per calendarizzare un appuntamento con Bellanova "ma nonostante questa volta sia stato contattato dall’ufficio del viceministro, non ho più avuto disponibilità sull’incontro. Questa è la considerazione che purtroppo viene data dal governo targato Pd al nostro territorio nonostante i suoi rappresentanti, almeno in parte, si siano dimostrati coesi ad un problema - conclude Cozzolino - che hanno da subito ritenuto serio e meritevole del massimo impegno".
Sulla vicenda è intervenuto anche il responsabile Ugl chimici – energia di Civitavecchia, Mauro Cosimi. Una storia che ha "avuto in data odierna l’ennesimo triste evento - dichiara - il più drammatico nella storia della categoria dei lavoratori elettrici. Nonostante i numerosi esodi volontari, molto spesso con un adesione forzatamente dovuta al clima di incertezza interno alle centrali, la società ha ufficializzato quello che aveva già annunciato, un enorme taglio del personale e purtroppo alcuni licenziamenti. Sei nostri concittadini - continua Cosimi - oltre ad altri sei della centrale di Vado e 4 di Napoli, in gran parte vincitori di concorso in Enel ed ora cinquantenni da domani faranno parte dei tanti disoccupati già presenti".
Il sindacalista spiega che fino alla mattinata di ieri c’è stata la speranza di un ripensamento "dell’azienda in particolare su una così tragica decisione e siamo convinti - Cosimi incalza - che quello di oggi è il primo esempio nel mondo dei lavoratori elettrici del cambiamento che sta avvenendo nel mondo del lavoro dopo le scellerate scelte degli ultimi governi nazionali. Il messaggio è chiaro e forte - tuona - il lavoro non più come diritto e dignità ma come bisogno e necessità. Lanciamo quindi un appello a tutte le forze istituzionali e sindacali per porre rimedio da subito all’emergenza odierna e per ristabilire regole di salvaguardia occupazionale che vedano al primo punto la dignità del lavoro. La nostra organizzazione sindacale - conclude Cosimi - è presente da quando è iniziato questo percorso ed ora più che mai ci vedrà in testa e a fianco di tutte le iniziative necessarie per la risoluzione della vertenza".