LADISPOLI - «Questa situazione deve essere affrontata con urgenza». In città si torna a parlare dei cittadini senza fissa dimora che vivono in alloggi di emergenza. È il gruppo d’opposizione di Ladispoli Attiva a manifestare una certa preoccupazione a pochi giorni dallo sfratto annunciato dal sindaco, Alessandro Grando e dal delegato alle Politiche sociali, Fiovo Bitti sia nel parcheggio dei pendolari che sotto al cavalcaferrovia di via Nove Novembre: le due aree interessate dal fenomeno. Comune che comunque cercherà di trovare una sistemazione a queste persone, nella maggior parte dei casi dell’Est europa. «Ciò che rende questo scenario ancora più preoccupante – sostengono i consiglieri comunali in una nota congiunta - è il fatto che il comune di Ladispoli ha stanziato fondi nel bilancio per affrontare questo problema, ma finora non ha preso le misure necessarie per garantire il benessere di coloro che si trovano in questa situazione critica e per dare una risposta a tutti quei cittadini che vivono il disagio di vivere vicino a queste vere e proprie baraccopoli». Poi la richiesta. «È inaccettabile – prosegue Ladispoli Attiva - che i fondi destinati a questo scopo non vengano utilizzati in modo efficace. Chi governa deve assumersi la responsabilità di aiutare coloro che si trovano in difficoltà, anziché affidarsi ad un altro odioso sgombero, che non risolverà il problema, ma lo sposterà solamente in un’altra parte della città, come già accaduto nel recente passato dopo quello di via del Tritone».

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