ALLUMIERE - "Il marciapiede di via Klitsche: l'amministrazione comunale sempre più disorganizzata e priva di progettualità". Si apre così lanota di protesta sottoscritta dai consiglieri comunali di opposizione del gruppo "Insieme per Allumiere" Sante Superchi e Antonio Pasquini e quelli del Partito Democratico di Allumiere, Enrico Fracassa e Nicol Frezza.

Gli oppositori criticano l'amministrazione Landi perché a loro dire: "In due anni questa maggioranza, oltre a non aver approvato un progetto strutturale, non riesce nemmeno a spendere bene i fondi ottenuti dalla precedente amministrazione per le opere pubbliche. Prima il progetto di messa in sicurezza di via Bandita dei Buoi: i lavori hanno pregiudicato la stabilità dell’immobile di proprietà comunale che doveva essere destinato a deposito segnaletica e transenne: tanto sono sempre abbandonate in ogni angolo del paese. Successivamente, in merito ai lavori per la realizzazione del marciapiede in via Antonietta Klitsche (di importo complessivo di 579mila con fondi reperiti tramite ASTRAL dalla precedente amministrazione comunale) il progetto è stato stravolto dalla delibera di giunta del 30 settembre 2022, alla presenza del sindaco Landi e degli assessori Stampella e Ceccarelli, con la quale hanno deciso che il marciapiede non arriverà fino al Cimitero, ma fino alle ultime case. Con i soldi risparmiati, ci dicono, si faranno tratti di asfalto in paese, chissà quale sarà la strada fortunata? Ancora non ne siamo stati messi al corrente. Ora, oltre ad avere un cantiere perenne con un percorso ridicolo (ennesimo lavoro allo stato di abbandono) solo ad Allumiere vengono stravolte opere pubbliche, in contrasto con gli interessi della collettività. Il sindaco Landi non vede l’assurdità dell’esecuzione dell’opera?"

I 4 consiglieri di opposizione Sante Superchi, Antonio Pasquini, Enrico Fracassa e Nicol Frezza proseguono poi: "Partendo dal fatto che, come avevamo proposto, sarebbe stato opportuno realizzare almeno il progetto esecutivo fino al cimitero e non promettere asfalto, ma va rilevato che osservando l’esecuzione del progetto approvato in giunta, si nota, inoltre, che è privo di logica mettere in opera il bordo di travertino esterno (sperpero di denaro pubblico) creando spazi dove crescerà la nuova vegetazione e richiederà manutenzione (tanto si aumentano le tasse e pagano i cittadini). Non sarebbe stato più opportuno realizzare il percorso di larghezza fino ai muri di confine come in tutto il mondo? Sono mesi che i cittadini si vedono occupata una parte del parcheggio multipiano per il deposito dei mezzi dell’impresa, sarà indennizzata la comunità? Sono pure mesi che i cittadini percorrono il tratto di strada nella massima pericolosità". Superchi, Pasquini, Frezza e Fracassa concludono poi: "Cogliamo l’occasione, inoltre, per segnalare e chiedere l’attenzione al tratto di strada dopo la prima curva del percorso, dove l’asfalto è fortemente lesionato: non vorremmo che si creasse un cedimento, così come avvenuto più avanti con la frana da due anni abbandonata a se stessa".

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