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SANTA MARINELLA – Coalizione Futuro sostiene la scelta della consigliera Clelia Di Liello che ha sfiduciato il sindaco Pietro Tidei e il suo governo.
«Un governo già ampiamente compromesso sin dall’inizio della consiliatura quando, nell’autunno del 2023, sulle testate giornalistiche nazionali e locali venivano pubblicate le intercettazioni che denunciavano gravi opacità ed ambiguità - affermano da Coalizione Futuro – Un sentimento di indignazione ha attraversato allora la città senza che il modus operandi che emergeva sia mai stato messo in discussione o minimamente ridimensionato. Con la convinzione di chi si sente al di sopra della legge e di chi conta sulla memoria corta dei cittadini, si è proceduto nella stessa maniera di sempre ridicolizzando chi chiedeva chiarezza. Allora una raccolta di firme nasceva sull’onda dell’emozione, oggi un’altra raccolta di firme è stata indetta dal comitato per la difesa e per il restauro della Passeggiata a testimonianza del fatto che i cittadini non si fidano, non si fidano più di chi non vuole ascoltarne la voce». «La storia della Passeggiata grida allo scandalo – dicono da Coalizione futuro - mentre il sindaco e parte della sua giunta propongono per l’ennesima volta un partenariato pubblico privato che la città ha più volte rifiutato. “Non è un project, ma un partenariato” si dice, convinti che il cambio delle parole faccia la magia di confondere i cittadini. La Passeggiata è l’ultimo bene comune che non vogliamo che sia strappato alla città. Questo sindaco non ci rappresenta nei modi, nel ricorso facile alla querela, nella tendenza all’intimidazione e ai tagli di nastri a cui è particolarmente sensibile senza che ne seguano atti concreti. Molta propaganda e poca realtà. E’ certo che alcune cose sono state fatte, a cominciare dall’uscita dal dissesto mettendo troppo velocemente una linea netta tra il vecchio e il nuovo per avere più facilmente le mani libere. E altre cose come illuminazioni, rifacimento strade, scuole. Ma la responsabilità più grave di questo sindaco è di non avere saputo cogliere la viva voce della città alla ricerca della propria identità. Vedi la Passeggiata e il Castello di S. Severa; per quest’ultimo è nato un comitato di difesa per rivendicare un’equa convenzione con LazioCrea. Peccato che per il Cimitero, altro luogo di affetti, non si è fatto in tempo a bloccare il project ventennale».
«I punti che sono più a cuore alla città non sono nelle preoccupazioni del sindaco, ma paradossalmente nelle mani di comitati di scopo da parte di cittadini che esasperati difendono il bello e l’interesse del nostro paese – aggiungono dal gruppo della Di Liello - Come per la questione della pulizia della città e la richiesta dell’applicazione del contratto con la Gesam. O per la sicurezza dei nostri fossi e il rischio idrogeologico del nostro territorio da tempo oggetto di attenzione del Comitato “2 Ottobre” . Per Ponton del Castrato constatiamo solo opere incompiute e dubbi di legalità (vasche prive dell'autorizzazione dell'Autorità di Bacino, prive di paratie elettriche e di collaudo…), mentre nessuna opera idraulica mai iniziata per il fosso di Castelsecco, sulla cui foce a maggio scorso è nata spontanea una grande mobilitazione popolare per il danno alla fauna migratoria e il taglio indiscriminato degli arbusti. La vicenda della rampa Giuliani, illegalmente buttata giù in piena campagna elettorale, le spiagge libere mancate di cui tutti i cittadini chiedono il ripristino, la questione Mencarelli e il braccio di ferro con il Prefetto … Qui l’arbitrio regna sovrano e il conflitto d'interessi è la regola».
E’ per questi motivi che la Coalizione ha espresso la «sfiducia in linea con i propri principi di solidarietà, difesa dell’ambiente e senso della giustizia».
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