«La Fns Cisl Lazio è consapevole della situazione attuale in cui versa l’istituto casa circondariale di
Viterbo, istituto maschile e non certo femminile, dove mancano 68 unità di Polizia Penitenziaria ed il sovraffollamento è pari a + 262, ma appare alquanto discutibile una modalità che non è certo una valorizzazione del prezioso contributo e delle competenze del personale femminile ma solo una mortificazione per le stesse. La Fns Cisl Lazio ha diffidato la Direzione Casa Circondariale di
Viterbo ad assumere decisioni non pertinenti e non conformi agli accordi locali ed alla normativa vigente , poichè, ieri è stato disposto un servizio di sorveglianza a vista di un detenuto da parte di unità femminile ruolo agenti/assistenti nella sezione maschile infermeria , essendo disciplinata da normativa vigente la limitazione del sesso opposto nella sezione maschile». Lo scrive in una nota la Fns Cisl Lazio. «La Fns Cisl Lazio ha , tra l’altro, richiesto l’ acquisizione copia della disposizione di chi ha autorizzato l’utilizzo del personale femminile per tale servizio inviando la nota , anche, al presidente Comitato Pari Opportunità (CPO) c/o il Dipartimento amministrazione Penitenziaria per eventuali osservazioni in merito alla questione segnalata ed ad altre autorità», conclude la nota.