Campi di calcio interdetti per 3 e 5 anni alle due persone che si sono rese responsabili di altrettante aggressioni nei dopo partita di due campionati di calcio cosiddetti minori.

A incappare nel Daspo del questore il guardalinee e un genitore.

I fatti risalgono a una quindicina di giorni fa.

L’attenzione della polizia non è limitata alle gare professionistiche ma, come in questo caso, si estende ai campionati di calcio giovanili e dilettantistici.

La prima misura è stata emessa nei confronti di un giudice di gara - con mansioni di guardalinee – che, durante lo svolgimento dell’incontro di calcio categoria Under 17 lo scorso 18 marzo presso il campo sportivo “Ellera” di Viterbo tra le squadre “Viterbo Football Club” e “Fulgur Tuscania”, a seguito di una discussione ha colpito con la bandierina al volto un giocatore minorenne.

Il secondo Daspo è stato emesso nei confronti di un tifoso, parente di un calciatore, il quale al termine della partita tra le compagini sportive Under 15 “A.S. Viterbese 1908” e “Audace Cerignola”, disputatosi lo scorso 19 marzo al Campo Sportivo del Pilastro “Vincenzo Rossi”, ha colpito violentemente con un pugno al volto e con calci l’allenatore della squadra ospite, procurandogli lesioni giudicate guaribili con 25 giorni di prognosi.

I provvedimenti emessi, all’esito dell’istruttoria effettuata da personale della divisione polizia anticrimine sportive, prevedono il divieto di accesso a tutte le manifestazioni sportive e hanno durata, rispettivamente, di 3 e 5 anni.

L’inosservanza della misura è punita con la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da euro 10mila a euro 40mila e, nei confronti di chi contravviene al divieto, è consentito l’arresto nei casi di flagranza.