CERVETERI - Oltre un milione e trecentomila euro per la messa in sicurezza e il restauro della Porta Monumentale del Borgo di Ceri, del costone che conduce alla piazza principale e per il miglioramento dell'accessibilità alla Porta Santa, abbattendo le barriere architettoniche presenti. È quanto si è aggiudicato il Comune dalla Direzione Generale Archeologica Belle Arti e Paesaggio Soprintendenza Archeologica del Ministero della Cultura, nell’ambito del piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”. A seguire l’iter, Riccardo Ferri, vicesindaco. «In tutta la storia – afferma - credo che mai si sia visto un finanziamento ed una progettualità di tali proporzioni per Ceri e il Borgo di straordinaria rilevanza artistica e culturale che già in questo anno giubilare si è dimostrato essere un luogo estremamente appetibile non soltanto sul fronte del turismo di tipo religioso ma anche storico e naturalistico. Abbiamo partecipato alla procedura pubblica e grazie soprattutto ad un progetto di grande spessore, ci siamo aggiudicati i fondi per l’avvio del restyling. Lavori lunghi, sui quali non è richiesta neppure la compartecipazione da parte dell’Ente e che saranno seguiti interamente dal Ministero dei Beni Culturali». Ciò che resta invariata invece è la situazione su via di Ceri, la strada che è stata chiusa il 3 ottobre del 2024 dopo la frana e il conseguente crollo di massi che si sono sbriciolati rischiando di travolgere gli automobilisti. Solo per miracolo non è avvenuta una tragedia. Da allora tante discussioni politiche ma nessun intervento del Comune o degli altri enti sovracomunali. Tantissimi disagi per la popolazione locale e per gli automobilisti costretti a ripiegare su altre arterie. Nel mese di novembre era avvenuto un sopralluogo del geologo incaricato dalla Sovrintendenza che ha confermato la gravità del dissesto idrogeologico perché 300 metri di roccia, su un terreno privato, dovranno essere messi in sicurezza. La cifra stimata è superiore al milione di euro ma è probabile che si arrivi al doppio.

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