ALLUMIERE - Ad Allumiere onorata al meglio la Festa della Liberazione. Nelle giornate del 25 e 26 si sono susseguite varie iniziative che sono tutte perfettamente riuscite e che hanno visto tantissima partecipazione. La vice sindava e assessora alla Pubblica Istruzione, Marta Stampella, si è impegnata fortemente per dar vita alle iniziative. Un primo momento commemorativo si é svolto presso la frazione La Bianca, dove di recente è stata inaugurata la targa posta in memoria dei cittadini della frazione fucilati per mano dei soldati nazisti. Le celebrazioni sono proseguite, poi, presso il centro del paese. Dalla centralissima piazza della Repubblica è partito il folto corteo diretto al Monumento ai Caduti presso piazza F. Turati, presieduto dalla Banda Amici della Musica diretta dal Maestro Manuel Pagliarini, dalle autorità civili, militari e religiose; ad accompagnare il corteo e ad assicurare la sicurezza ci hanno pensato la polizia locale, le forze dell'ordine e i volontari della Protezione Civile. Al corteo hanno partecipato i rappresentati dei partiti e della associazioni combattenti e invalidi di guerra. Al termine del corteo c'è stata la deposizione della Corona ai caduti: qui sono intervenuti con un discorso celebrativo della ricorrenza, il sindaco Luigi Landi e il sindaco del Consiglio del Ragazzi Alessandro Paolucci. Il corteo si è poi spostato presso il parco del Risanamento dove i cittadini di Allumiere e l’associazione Anpi hanno omaggiato con la lettura della poesia scritta dal concittadino scomparso nei giorni scorsi, Pierino Pennesi (declamata alla perfezione dalla vice presidente dell'Apa e presidente degli Amici della Musica, StefaniaCammilletti), quella parte della storia che ha portato alla nascita della Costituzione. La celebrazione è proseguita nella giornata 26 aprile. Nella mattinata, le classi quinta della Primaria e prima della Secondaria si sono recate presso la sala del Centro Anziani di Allumiere. Dopo la visione di un documentario sulla storia geopolitica italiana, degli anni 1940-1945, gli studenti sono intervenuti con pensieri e domande, hanno presentato delle letture sul tema della resistenza e della guerra civile di quegli anni, a cui si è aggiunta la voce di Graziano Zannoni che ha emozionato la giovane platea con la lettura della lettera lasciata da un ex combattente, alla figlia, dal titolo "Quel Natale del 44", con un importante messaggio di pace e di speranza. A seguire ci sono stati i saluti e la conclusione della presidente Anpi di Allumiere, Catia Galiberti, sono stati affiancati da quelli della vicesindaca e assessora all’Istruzione Marta Stampella che hanno sollecitato gli studenti presenti a "sviluppare dei valori di civilità e umanità e a rispettare i diritti confluiti, a seguito del secondo conflitto mondiale, nella Costituzione Italiana". Per l'occasione gli studenti hanno realizzato tanti piccoli papaveri che sono stati piantati presso il parco pubblico del Risanamento, alla presenza del sindaco Luigi Landi, il quale ha colto l’occasione per "invitare i giovani cittadini al rispetto della cosa pubblica". Nel pomeriggio del 26 sono proseguiti i momenti collegati alla ricorrenza nazionale. Presso la Sala Nobile del Palazzo della Reverenda Camera Apostolica con la presentazione del libro ''I Militari Italiani nei Lager Nazisti, con lo storico Mario Avagliano e Marco Palmieri. Nel volume si racconta la vicenda di circa 650 mila militari che dopo l’armistizio dell’8 settembre si rifiutarono di continuare la guerra al fianco dei nazisti e deri fascisti. Avagliano e Palmieri hanno raccolto storie e testimonianze e anche la musica è protagonista, perchè tra i militari internati c’erano i genitori di artisti italiani famosi come Vasco Rossi, Albano, Francesco Guccini, ma anche personaggi famosi del dopoguerra, come Alessandro Natta e Giovannino Guareschi. "L'autore ha narrato ai cittadini presenti una pagina di storia sconosciuta, rendendo la giusta memoria a quella parte di soldati italiani che, dopo l'armistizio dell'8 settembre del 1943 si trovarono a scegliere tra il passare tra le fila delle SS, o finire nei lager nazisti, privi dei diritti e delle libertà riconosciute ai prigionieri politici, come quello alle cure e al rifornimento di cibo e vestiario - spiega la vicesindaca e assessora alla Pubblica Istruzione Marta Stampella - la proposta di portare ad Allumiere uno storico, giornalista, che opera "carte alla mano", è stata accolta con enfasi ed entusiasmo proprio perché avulsa da contesti faziosi e politici. In un momento anche di forte sciacallaggio di ideali e rivendicazioni, davanti ad un dualismo estremo, esecrabile, portare qualcuno che parlasse per documenti è sembrato l'unico modo per poter raccontare una pagina di storia poco nota, ma che ha riguardato milioni di Italiani, tra cui i nostri nonni, trovatisi improvvisamente a scegliere se "tradire" in qualche modo la patria, entrando a fare parte delle SS (esattamente così!) o rimanere fedeli allo spirito per il quale tutto sommato erano partiti, la propria identità storico-culturale di italiano».