CIVITAVECCHIA - Attività produttive da un lato e utenze domestiche dall’altro. Il Comune, seppur tra le difficoltà, cerca di tendere la mano sul fronte Tari. La tariffa sui rifiuti è stata infatti al centro del consiglio comunale, con l’assessore Emanuela Di Paolo che ha illustrato tre delibere: quella relativa alla modifica del regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti, l’approvazione del Piano Economico Finanziario Tari relativi agli esercizi 2022-2025 e l’approvazione delle tariffe e delle scadenze. Per l’opposizione, pur premiando l’impegno messo in campo dall’assessorato, le misure non sono però sufficienti. Il M5S ha sottolineato la necessità di iniziare a ragionare sulla tariffa puntuale, in base al consumo. Per Palombo di FdI «evidentemente le scelte fatte in questi due anni e mezzo non sono state in grado di abbattere i costi di gestione e, di conseguenza, quelli per gli utenti». «Abbiamo fatto il possibile - ha spiegato Di Paolo - nello spazio di manovra concesso dalle norme». Annunciate quindi agevolazioni dal 100% per centri sociali polivalenti al 15% per diverse attività commerciali, passando dal 45% per cinema e teatri. Riduzioni anche per le utenze domestiche, dallo 0.73% in bolletta per nuclei da 6 o più persone a 2.55% per nuclei da 4 persone. Approvato anche il regolamento per il funzionamento del centro anziani e quello dei servizi educativi. Quest’ultimo, illustrato dall’assessore Picca, prevede l’abbattimento del 20% della retta ai secondi figli e agli utenti con disabilità grave con Isee sopra i 50mila euro - esenti quelli con Isee fino a 50mila euro - e la precedenza ai minori con genitori entrambi lavoratori.

"Si tratta di un regolamento che, nel rispetto della normativa regionale - ha spiegato l'assessore Monica Picca - è calato sulle esigenze della cittadinanza di Civitavecchia. I punti qualificanti sono l’abbattimento del 20% della retta ai secondi figli, l’esenzione per gli utenti con disabilità grave, la precedenza ai minori con genitori entrambi lavoratori. Inoltre le rette mensili sono suddivise in 10 fasce di reddito, sempre per sostenere ancor di più le esigenze degli utenti dei servizi educativi della nostra città. L’attenzione per il sociale c’è, così come c’è una chiara visione alla base delle scelte operate: far sì che l’istituzione Comune sia di sostegno e non di ostacolo per chi si impegna ogni giorno con la difficile arte del crescere i figli. L’Amministrazione, con il voto di tutto il consiglio comunale, lo ha dimostrato - ha concluso - consentendo quindi di affrontare il nuovo anno scolastico pesando meno sull’economia delle famiglie".