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CIVITAVECCHIA – L’Osservatorio Ambientale si avvia ad una fase nuova, più propositiva e dinamica, perché è la sede nella quale i comuni che ne fanno parte (Civitavecchia, Tarquinia, Santa Marinella, Monteromano, Tolfa e Allumiere) possono dar vita ad iniziative comuni anche importanti in difesa dell’ambiente.
Ne è convinto il presidente Pietro Tidei che ha annunciato un’iniziativa congiunta per chiedere alla Regione l’identificazione di un sito per un nuovo impianto di riciclaggio dei rifiuti provenienti dai sei centri urbani del Consorzio.
La conferenza stampa di ieri è servita a fornire non solo un check sull’andamento della centrale Enel di Torrevaldaliga nord, di quanto carbone è stato bruciato e di quanta energia ha prodotto negli ultimi 18 mesi, ma anche a lanciare questo importante annuncio: “In tutti i comuni la Tari sconta i sempre più alti costi dei vari conferimenti. Un impianto tutto e solo nostro avrebbe ricadute senz’altro positive e consentirebbe di alleggerire questa tassa sempre più pesante per i portafogli delle famiglie e sempre più penalizzante per tutti gli esercizi commerciali e le attività produttive del territorio”.
I dati sulla produzione di energia elettrica elaborati dall’Osservatorio sono stati illustrati dal responsabile scientifico Mauro Rotatori, di provenienza CNR. Raccontano la storia degli ultimi 18 mesi, della crisi Russia Ucraina che durante tutto lo scorso anno ha richiesto di aumentare l’apporto delle centrali a carbone mentre il gas veniva stoccato nelle riserve nazionali, rallentando la produzione delle centrali a metano.
L’aria e il territorio ha risentito di questo, anche se va detto che non ci sono stati “allarmi” e che gli occasionali sforamenti – registrati ed indagati dall’ Osservatorio giorno per giorno dalle 15 centraline nei sei comuni – si sono mantenuti ben al di sotto dei limiti di legge.
Nel primo semestre 2022 Torrevaldaliga, la cui produzione negli anni precedenti era significativamente calata, è risalita pervenendo al 55,7 per cento della sua capacità produttiva istallata (1980 Megawatt).
Il confronto con quest’ultimo trimestre è confortante. Ma lo scorso anno, proprio a causa della crisi Ucraina, l’emissione di CO2 ha raggiunto i 5,379 milioni di tonnellate, contro i 4,121 milioni dell’anno precedente e i 3,847 milioni del 2020. Anche le emissioni degli altri inquinanti erano aumentate (SO2, NH3 e CO quasi raddoppiate nel giro di un triennio passato). Solo la situazione delle polveri è restata pressappoco sempre la stessa. Quest’anno il primo semestre 2023 si è chiuso confermando il trend al ribasso della produzione di Torrevaldaliga Nord 2,3 Terawattora contro i 2,8 del secondo semestre 2022 e i 3,4 del primo. In netto calo anche il trend trimestrale, dei 2,3 Terawattora prodotti, circa il 75% riguarda i primi tre mesi dell’anno. Da aprile a giugno Torrevaldaliga Nord ha prodotto solo 0,6 Terawattora pari al 19,5 % della capacità produttiva.
La rete di rilevamento dell’Osservatorio continua giorno per giorno a verificare la situazione: ogni sera un report sintetico, che segnala eventuali allarmi anche locali, viene inviato ai sei sindaci dei comuni e agli assessori all’ambiente oltre ad essere pubblicato sul sito del Consorzio.