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LADISPOLI - Ordinanza del sindaco per tutelare i cittadini affetti da favismo. Il documento firmato dal primo cittadino regolamenta la piantumazione e coltivazione di fave e piselli e la loro vendita.
È vietato coltivare fave e loro derivati e piselli nei centri abitati del perimetro urbano e nelle zone nel raggio di 300 metri da: ogni istituzione scolastica pubblica e privata, di ogni ordine e grado, comprese le scuole materne e gli asili nido; tutti gli edifici e luoghi pubblici, compresi cimiteri, centri sportivi, luoghi di culto, uffici postali, stazioni Carabinieri, polizia locale, strutture sanitarie pubbliche e private, parchi pubblici; le abitazioni delle persone affette dalla patologia in questione. Inoltre dispone che i proprietari dei fondi che si trovano nelle zone di divieto eliminino tutto il tipo di coltura in questione e in caso di loro inadempienza, il Comune provvederà coattivamente all’espianto, rimozione e/o distruzione delle piantagioni de quibus, con addebito al proprietario del fondo,delle spese sostenute dall’Ente. La vendita di fave fresche e loro derivati, ove venga effettuata nel perimetro urbano, negli esercizi commerciali in sede fissa, al minuto e all’ingrosso, nelle aree pubbliche autorizzate è consentita purché le stesse siano preconfezionate in sacchetti sigillati e dando corretta pubblicità della vendita con appositi cartelli di dimensioni minime di 30X40 cm., recanti la seguente dicitura:“Avviso per i cittadini a rischio di crisi emolitica da favismo. in questo esercizio commerciale sono in vendita ed esposte fave fresche”. Per l'ordinanza con tutte le informazioni si può consultare il sito del comune.
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