TARQUINIA - C’è stato un momento in cui la città di Tarquinia ha temuto di non essere più rappresentata con l’uscita di scena della grillina Silvia Blasi. Ma è stato solo un attimo. Perchè è bastato fare due calcoli per capire che il premio di maggioranza avrebbe potuto portare nuove e più importanti soddisfazioni per il centro etrusco che porta alla Pisana, nei banchi della maggioranza, il sorriso travolgente di Valentina Paterna. Con i suoi 4mila voti circa, la Paterna siede al fianco di Daniele Sabatini nel podio di Fratelli d’Italia. La consigliera comunale e coordinatrice locale del partito di Giorgia Meloni a Tarquinia ha ottenuto ben 1137 preferenze (Sabatini 375); a Montalto di Castro 226 (Sabatini 360) e a Viterbo 397 (Sabatini 4.045). Un risultato sperato e cercato, e solo ieri finalmente concretizzato e metabolizzato nelle poche ore di sonno consumate tra un festeggiamento e l’altro.

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«Siamo soddisfatti e orgogliosi - ha ribadito ieri emozionata - Sono onorata di poter rappresentare il nostro bel territorio. Sono pronta a lavorare per dimostrare alla nostra città e alla provincia di Viterbo che la fiducia nella mia persona è stata ben riposta». Valentina Paterna torna a ringraziare gli elettori e ribadisce le tante priorità che porterà sui tavoli della Regione Lazio, a cominciare dalla Sanità e dal Sociale che per storia personale la coinvolgono in maniera profonda: «C’è molto da fare», dice. Ma lo sviluppo turistico e infrastrutturale del territorio, non sono sicuramente indietro nell’agenda; e questo vale anche per l’agricoltura». A breve un incontro-confronto in seno a Fratelli d’Italia e poi via con la nuova esperienza, tutta da costruire. Intanto l’amministrazione comunale gongola. L’importante risultato di Valentina Paterna infatti rafforza e contribuisce a dare ancora un ulteriore slancio alla squadra del sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi che si è speso in prima persona per la riuscita del risultato elettorale, arrivato in maniera netta a ribadire che la strada intrapresa è quella giusta. Da capire, ora, le scelte che Valentina Paterna prenderà, come per esempio se mantenere o meno lo scranno in consiglio comunale. Eventualità tutta da studiare. (In caso di dimissioni entrerebbe Claudio Cocomazzi).

Delusione invece per Renato Bacciardi (Lista civica Francesco Rocca) che, nonostante il risultato oltre le aspettative, con 795 preferenze a Tarquinia, 60 a Montalto di Castro e 415 a Viterbo - merito anche dell’intramontabile Giuseppe Fioroni -, resta fuori dal palazzo a favore di Roma, per una legge elettorale ingarbugliata e poco meritocratica che, pur vedendo Bacciardi primo assoluto in tutta la regione, della sua lista, si vede sfilare uno scranno che già in molti davano per acquisito.

 

 

 

Non è invece affatto amareggiato Gino Stella, orgoglioso di aver portato di nuovo sotto i riflettori lo scudocrociato. Gino Stella, che in città ha ottenuto 132 preferenze, annuncia con grande soddisfazione che «lo scudo crociato nel Viterbese é tornato». «Ho rimesso in piedi il partito insieme a Regino Brachetti nell'agosto dello scorso anno e in pochi mesi siamo passati dallo 0,70% ad oltre il 2% - spiega - Abbiamo eletto il nostro consigliere all'Università Agraria di Tarquinia e abbiamo riavvicinato tanti amministratori a questo partito. Da segretario provinciale posso essere soddisfatto e orgoglioso sia dei candidati sia di tutti gli amici che si sono interessati alla campagna elettorale. Con il 2,67%, contro il 2,63% di Latina, siamo primi al livello regionale, per lo 0,04%. Grazie ad ogni singolo votante e ad ogni comune. Ora iniziamo a lavorare in vista delle elezioni comunali che nel 2024 interessano molti comuni e ci dedicheremo alla segreteria provinciale per fare in modo che in ogni comune ci sia una sezione Udc territoriale».

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