CIVITAVECCHIA - Il grido d’allarme dell’Adamo non è passato inosservato. Le richieste del territorio si fanno concrete. E così, come già fatto nei giorni scorsi dal comune di Tolfa, anche il consiglio comunale di Civitavecchia vuole scendere in campo per chiedere che venga istituita la radioterapia all’ospedale San Paolo. Un tassello mancante per chiudere il cerchio dell’assistenza sanitaria su questo fronte, molto sentito purtroppo nel territorio. La creazione a Civitavecchia di un servizio di Radioterapia è infatti al centro di una mozione presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia. Nel documento, presentato il 9 luglio scorso a firma Emanuela Mari, Giancarlo Frascarelli, Massimo Boschini, Matteo Iacomelli e Pasquale Marino, si fa riferimento al “consistente numero di malati oncologici che quotidianamente hanno l’esigenza di spostarsi verso le città di Roma, Viterbo e Grosseto al fine di vedersi garantito il ricorso alle cure - si legge - con conseguente dispendio di costi ed energia fisica. Il tema oncologico è particolarmente sentito nel territorio, anche per l’alto numero di malati di tumore tra i cittadini e che negli ultimi anni la sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini ha permesso di raggiungere risultati importanti, tra i quali sicuramente emerge l’apertura dello Hospice Carlo Chenis”. La mozione di Forza Italia cita anche la volontà della Fondazione Cariciv e della Asl di riprendere l’iniziativa del tavolo di confronto tra gli enti istituzionali del territorio e chiede pertanto che il consiglio comunale si faccia carico della richiesta dell’istituzione, a Regione Lazio e Asl Rm4, del servizio di radioterapia presso l’ospedale di Civitavecchia “nel più breve tempo possibile” e “nel rispetto delle competenze professionali specifiche, delle esigenze operative e delle evoluzioni tecnologiche”.