CIVITAVECCHIA - Tanta gente e molti applausi per l'evento ''Kizuna'' che si è tenuto ieri pomeriggio nella chiesa dei Santi Martiri Giapponesi di Civitavecchia, promosso da Rachele Giannini (direttrice dei Beni Culturali Ecclesiastici della diocesi) in stretto collegamento con l’Ufficio diocesano dei Beni culturali ecclesiastici e il vescovo, monsignor Gianrico Ruzza.

Gli organizzatori hanno scelto di dar nome all'evento “Kizuna” perché tradotto dal giapponese significa “legame”: nel 2011 dopo la distruzione i giapponesi decisero di ricordare questo evento con l'ideogramma Kizuna per ricordare la ricostruzione di ogni genere. "Noi abbiamo scelto questo titolo - spiega Rachele Giannini - perché abbiamo voluto evidenziare la forte unione esistente tra la nostra città di Civitavecchia e il Giappone, un’unione che si è resa concreta nei meravigliosi affreschi realizzati nella parrocchia dei Santi Martiri da Lucas Hasegawa nella metà del ‘900 e che rimandano anche ad una storia ancora più antica, fino agli inizi del ‘600, quella di Hasekura Tsunenaga". Il 24 marzo è anche il giorno in cui la chiesa fa memoria dei Missionari martiri e la diocesi li ha ricordati in questo evento all'interno della chiesa cittadina che ricorda proprio un martirio. Gli affreschi rappresentano un unicum nell’arte cristiana, tuttavia è alto il rischio di perdere un patrimonio artistico che necessita di un intervento di restauro conservativo. L’evento ha la finalità di divulgare e valorizzare una storia, purtroppo poco conosciuta e, al contempo, suscitare una sensibilità importante che generi convergenze capaci di renderne possibile il restauro".

Un restauro per il quale serviranno almeno 100mila euro. "Kintsugi è l'arte giapponese che letteralmente significa “riparare con l'oro” - ha spiegato il vescovo Ruzza - quando un vaso rotto viene ricomposto e diventa più prezioso di quando era originale. Auspico quindi che vengano al più presto restaurati i preziosi affreschi di Lucas Hasegawa nella chiesa dei Santi Martiri Giapponesi di Civitavecchia".

"Ringrazio vivamente il vescovo Ruzza - spiega Rachele Giannini - senza il suo prezioso e instancabile aiuto non saremmo riusciti a dar vita a questo evento. Il vescovo Ruzza ci tiene molto ai beni culturali e si prodiga per mantenere questo prezioso patrimonio".

Proprio Sua Eccellenza monsignor Gianrico Ruzza ha salutato la delegazione Giapponese che a febbraio era stata già nella parrocchia civitavecchiese per la festa dei Santi Martiri Giapponesi organizzata dal parroco don Giovanni Demeterca. Il presule ha poi salutato le autorità: "Tra la città di Civitavecchia e il Giappone dal 600 con Hasekura Tsunenaga e ci sono rapporti di amicizia, di stima e di unione che ci legano. Ringrazio veramente l'ambasciatore per la sua presenza. Grazie al folto pubblico accorso".

Monsignor Ruzza ha poi tenuto ad evidenziare il ricordo "dei tanti uomini e donne che nelle missioni sono morti e muoiono ogni giorno e a quei tanti Missionari che partirono proprio da Civitavecchia".

Il pomeriggio è stato diviso in tre step: prima il concerto di musica sacra, poi la doppia relazione dell'architetto Francesco Correnti e di sua figlia, la restauratrice Francesca Correnti, infine il momento musicale italo-nipponico.

Il folto pubblico appena è entrato nella chiesa ha potuto immergersi nell’atmosfera giapponese: rami di ciliegio, ventagli, lanterne, musica nipponica in sottofondo. Presentatrice dell'evento la bravissima ed esperta Chiara Giannini. Il meraviglioso pomeriggio è poi iniziato con un concerto lirico di musica sacra allietato dalle voci delle eccezionali soprano Cristiana Tabacco e Francesca Curino, accompagnate magistralmente al pianoforte dal maestro Gabriele Ripa. In particolare sono stati eseguiti lo ''Stabat Mater'' di Pergolesi e la ''Vergine degli Angeli''.

Al termine di questa prima parte l'architetto Francesco Correnti (anche esperto e appassionato della nostra città e della sua storia) ha tenuto un approfondimento storico sulla chiesa, sulla storia del legame tra Civitavecchia e il Giappone e ha ricordato che "la chiesa dei Santi Martiri è da salvaguardare e restaurare perché la città non può permettersi di perdere questo unicum artistico". Sempre l'architetto Corrente ha poi sottolineato: "Non dimentichiamoci che Hasekura Tsunenaga, il primo ambasciatore giapponese che venne in città per recarsi da Papa Paolo V, sbarcò proprio a Civitavecchia e da qui da quel momento in poi partivano i Missionari per l'estremo Oriente".

La restauratrice Francesca Correnti, ha parlato degli affreschi della parrocchia dei Santi Martiri e della necessità estrema di restaurarli al più presto; questo anche perché la salsedine è il mare accelerano il processo di deterioramento. Al momento sono in corso lavori strutturali alla facciata coi contributi Cei ora c'è estrema necessità che vengano restaurati gli affreschi e si auspica arrivi l'aiuto e il contributo di semplici cittadini o di Enti. Spesso si cerca tanto lontano e poi dietro casa c'è la chiesa dei Santi Martiri con i suoi meravigliosi affreschi e con quella bellissima Madonna col Bambino Gesù entrambi con gli occhi a mandorla. Da non dimenticare che il pittore Lucas Hasegawa per ritrarre i volti dei personaggi dei suoi affreschi ha preso spunto dai volti dei parrocchiani con cui aveva stabilito rapporti cordiali mentre viveva qui per dipingere la chiesa. Questa parrocchia quindi intreccia la storia cittadina con quella nipponica. A seguire si è tenuta un'altra tranche del concerto, quella in omaggio al Giappone: sono stati eseguiti due brani della ''Madame Butterly''. Al termine dell'incontro gli organizzatori hanno fatto un cadeau di ricordo, cioè una gru realizzata con la tecnica giapponese dell'origami: "Questo perché per i nipponici - prosegue Rachele Giannini - è un segno di felicità, quella che abbiamo voluto augurare a tutti i partecipanti".

Oltre al vescovo monsignor Gianrico Ruzza hanno partecipato al bellissimo ed emozionante incontro il sindaco Ernesto Tedesco ed altri membri dell'amministrazione comunale; il deputato Alessandro Battilocchio; le autorità militari, il contrammiraglio Filippo Marini comandante della Capitaneria di Porto; la presidente della Fondazione Ca.Ri.Civ Gabriella Sarracco e con loro è stata ospite graditissima una delegazione giapponese composta da: Akira Chiba (ambasciatore del Giappone presso la Santa Sede) e la sua consorte; padre Makoto Wada (consigliere ecclesiastico dell’ambasciata); Shikakura Mariko (capo ufficio cultura e stampa dell’ambasciata del Giappone in Italia).