Lo screening oncologico arriva alle fasce della popolazione più debole grazie alla collaborazione tra Asl Roma 4 e Comunità di Sant’Egidio. La coordinatrice dello screening aziendale Elisabeth Galliano lo aveva già annunciato nei giorni scorsi, l’obiettivo di quest’anno è raggiungere i più “deboli”, coloro naturalmente più distanti dalla prevenzione come i senza fissa dimora, i pazienti psichiatrici, i detenuti, e gli immigrati. «Con la Comunità - spiega Galliano - abbiamo iniziato, in collaborazione con il responsabile locale dottor Massimo Magnano, una serie di incontri, il primo si è tenuto sabato scorso presso la sede di Sant’Egidio di Civitavecchia». Per la Asl Roma 4 sono intervenute la Cpsi Marina Sica e Maria Cristina Campagnari che hanno parlato con le circa 40 persone presenti, anche in altre lingue come il francese per facilitare la comprensione, illustrando tutti i benefici dell’adesione al programma aziendale. Nel corso dell’incontro sono state distribuiti i kit screening per il tumore del colon-retto e fissati appuntamenti per le mammografie e per gli esami per la prevenzione dei tumori della cervice uterina. Il prossimo appuntamento sarà sabato. «Si è trattato di incontri conoscitivi - ha continuato Galliano -, le donne inizialmente erano titubanti poi hanno deciso di fare prevenzione e questa è davvero una cosa bella perché si tratta di un ulteriore passo in avanti per portare lo screening sul territorio, anche nelle fasce più deboli della popolazione». Un’iniziativa lodevole che nei prossimi appuntamenti arriverà anche in carcere. Intanto prosegue il lavoro dell’unità mammografica che sarà a Civitavecchia, presso il parcheggio Conad di via Terme di Traiano, fino al 31 marzo.

Ad oggi sono state effettuate mille mammografie fatte in 14 giorni, raggiungendo l’adesione del 70% all’esame.

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