Grande interesse letterario per i romanzi Annick Emdin:“Il lupo di Skopje”, “Io sono del mio amato” e “Lividi”. I tre romanzi firmati della vulcanica e poliedrica scrittrice, drammaturga, regista teatrale e sceneggiatrice Annick Emdin continuano a suscitare un grande interesse letterario e avere un enorme impatto positivo sui lettori anche per il filo conduttore la determinazione e la passione tra segreti e amore.


Annik è nata a Pisa dove si è laureata in Discipline dello Spettacolo e ha conseguito un master in Sceneggiatura e Drammaturgia presso l’Accademia Silvio D’Amico di Roma. Dalla lettura dei tre romanzi di Annick Emdin emerge con particolare evidenza l’estrazione della scrittrice, drammaturga, regista teatrale e sceneggiatrice. Lo scorso anno, infatti, insieme a Giuseppe Piccioni e Gualtiero Rosella, ha scritto la sceneggiatura del film “L'ombra del giorno” diretto dallo stesso Giuseppe Piccioni e con protagonista Riccardo Scamarcio. Leggendo il romanzo “Il lupo di Skopje” emerge con particolare evidenza la sua formazione, cultura ed esperienza cinematografica con il suo ritmo narrativo e serrato, arricchito da un uso magistrale dei dialoghi del romanzo. “Il lupo di Skopje” racconta una storia di violenza, di abbandono, ma soprattutto una storia d’amore. E’un romanzo intenso ed evocativo. Un ragazzo, Jan, decide di togliersi la vita lanciandosi da un viadotto e una donna, Clémence, si getta nel fiume, d’istinto, riuscendo a salvarlo. Clémence, intenditrice d’arte che vive un’esistenza agiata e monotona, e Jan, il giovane attraente e disperato che salva, sono soltanto due dei protagonisti del libro. Attorno a loro ci sono Davide, il compagno di Clémence, e Magdalena, la cui storia, narrata in alternanza a quella di Jan e Clèmence, si rivelerà indissolubilmente legata alla loro. L’altro suo romanzo “Io sono del mio amato”, con lo stesso ritmo e uso magistrale dei dialoghi, narra una storia di padri e figli, indaga il rapporto con i genitori, l’importanza e la difficoltà dei legami familiari. Parla di una storia d’amore tra un giovane ebreo educato secondo le regole della tradizione e una soldatessa che lo salva da un attentato. Colpito dall’episodio, il giovane ebreo ortodosso sente forte l’impulso a impegnarsi nella difesa del suo Paese. E s’innamora proprio della soldatessa tanto diversa da lui e dal suo ambiente. La carriera letteraria di Annick inizia a soli 19 anni col suo primo romanzo, “Lividi”: una storia di amore e di passioni di vittime e carnefici di noi stessi e degli altri: Maurice ha trentadue anni, un posto da bibliotecario e un passato incerto. Charlie ne ha diciassette e gli vende le proprie labbra e l'anima. Phemie ha diciannove anni ed è agente di polizia. Sullo sfondo di una New Yorksi intreccia una storia dove niente è scontato.