Il Civitavecchia manca l’appuntamento con il ritorno alla vittoria. Al Tamagnini finisce 3-3 la sfida contro l’Aranova, valevole per l’andata dei sedicesimi di finale di Coppa Italia. Un risultato che è giusto per come è stato l’andamento della gara, ma che comunque vede i nerazzurri avere molto rammarico, per aver a lungo dominato la contesa in campo ed aver avuto diverse occasioni per spuntarla. Tutto rimandato al match di ritorno, quando ai nerozzurri per accedere agli ottavi servirà solo la vittoria, perché, bisogna ricordarlo, è ancora presente la regola riguardante i gol in trasferta, eliminata nelle competizioni per professionisti. Tre giorni dopo la debacle in casa della Romulea la compagine di Manelli ha, da subito, la possibilità di riscatto. Di fronte per i sedicesimi di Coppa Italia, al Tamagnini, c’è una vecchia conoscenza dei nerazzurri: l’Aranova. Nervegna a dirigere dalla panchina in casa neroazzurra, si tratta solamente di un avvicendamento per l’indisponibilità di Manelli per un piccolo intervento chirurgico e perché il suo vice Lorenzo Tarquini è squalificato. La partenza è al piccolo trotto con il primo tiro verso lo specchio, intorno al nono, che porta la firma di Samuele Cerroni; in pratica un passaggio verso Zonfrilli. Un minuto dopo si sblocca la partita, un fulmine a ciel sereno vista la poca fantasia vista fino a quel momento. È di Italiano, che grazie ad un “uno contro uno”, in area di rigore, il tiro che supera Midio portando così avanti l’Aranova con il sigillo dello Squalo. Leggero predominio della Vecchia da lì in avanti, che si concretizza col pari al ventunesimo. Progressione in contropiede di Costantini che, entrato in area, viene fermato fallosamente da Di Loreto, Conte non ha dubbi e concede il tiro dagli undici metri che Samuele Cerroni insacca nella rete rossoblu. Uno a uno. Poca la precisione nei minuti successivi, al contrario dell’intensità, con la Vecchia che caparbiamente opera il sorpasso a sette dalla fine. Calcio d’angolo ed è di Menghi la conclusione che supera Zonfrilli. Il suo è un colpo di testa che prima si infrange con la traversa e poi supera, per un attimo, la linea bianca della rete, con il guardalinee che non ha esitazioni ad alzare subito la bandierina ed ad annunciare il gol nerazzurro. Gara intensa sul piano agonistico nel finale, ne farà le spese con un giallo Costantini, mentre sul piano dei tiri Luchetti troverà ancora Zonfrilli sulla sua strada.

Si va a riposo sul due a uno nerazzurro. In avvio di ripresa il primo tiro è di Menghi, parata di Zonfrilli, ma è dell’Aranova il blitz che muove per due volte il tabellino. Prima Perocchi al 2°, il suo tiro fa riagguantare il pari ai suoi, poi cinque minuti dopo è di Italiano il gol del sorpasso, dopo uno schema su punizione con la difesa che lascia l’attaccante ospite completamente libero di agire a pochi passi da Midio. Un uno due micidiale. Le due squadre giocano a viso aperto, da una parte Cerroni e Fatarella mentre dall’altra è Ergemlidze ad andare vicino al gol. Sarabanda di cambi sul fronte nerazzurro, mano a mano fanno il loro ingresso in campo Funari, Mancini, Vittorini e PaoloCerroni, sull’altro fronte entrano invece Teti, Massimiani, La Ruffa e Germoni. Vittorini al trentacinquesimo dà l’impressione del gol alla tribuna, col tiro che si spegne sull’esterno della rete. Il gol è nell’aria e ci pensa a sette dalla fine Mancini, di giustezza la sua conclusione che supera Zonfrilli, dopo un’azione parecchio insistita, nel quale i nerazzurri cercano di andare a segno prima con Gagliardi e poi con Paolo Cerroni. La Vecchia preme e va vicina al gol dapprima con Mancini e poi con Vittorini a una manciata di secondi dalla fine. Servirà vincere alle Muracciole per accedere agli ottavi, praticamente.

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