Dopo la decisione dell’associazione Sport Natatori Civitavecchia di concludere la collaborazione con la Nc Civitavecchia per la gestione del PalaGalli, si aprono scenari nuovi.

Il comunicato redatto da parte del club presieduto dall’ex nuotatrice Laura Porchianello ha fatto molto parlare nella giornata di mercoledì e sta continuando, sicuramente, a far parlare.

Non è un’iniziativa presa a cuor leggero. E ciò crea inevitabili problematiche sul futuro del PalaGalli e della Nc stessa.

Infatti la Sport Natatori era la società indicata per il pagamento delle bollette, che, come sappiamo, non sono certo dalle cifre popolari, visti gli importanti costi per gestire una piscina che merita grande attenzione come quella di viale Lazio.

Un accollo che, stando alle informazioni che circolano in città, non potrebbe prendersi in carico la Nc stessa, proprio per i motivi spiegati sopra, ovvero i debiti causati proprio dai pesanti costi di gestione. A questo si sono aggiunge delle gatte da pelare non da poco, come le problematiche dell’impianto, che, in queste settimane, è chiuso per permettere dei lavori di manutenzione, che riguardano soprattutto il fondo della vasca, il pontone, sempre della vasca, e l’umidità all’interno dell’impianto.

Tre problemi per cui, nelle prossime settimane, si cercherà di capire se possono essere una zavorra per la riqualificazione di un impianto che ne ha bisogno da diverso tempo.

Questo sempre con la speranza che i tempi per la riapertura del PalaGalli vengano rispettati, con la stagione sportiva che incombe.

E sarà importante anche sapere se e chi entrerà nella gestione al posto della Sport Natatori.

Proprio per questo motivo sarà fondamentale anche il lavoro che dovrà fare l’amministrazione comunale e il delegato allo Sport, Matteo Iacomelli, per fare in modo che l’impianto non debba affrontare nuove soluzioni delicate, come la chiusura nel primo periodo post-Covid, che, ad un certo punto, avevano addirittura costretto i giocatori ad allenarsi al buio, solo correndo sul bordovasca della piscina.

Ma i punti interrogativi riguardano anche altre tematiche. Verrebbe subito da pensare alla squadra di pallanuoto, che, quest’anno prenderà parte al campionato di serie B. Ma, a dir la verità, c’è anche tutto l’aspetto commerciale legato al PalaGalli, che si può considerare, forse, più importante. Spesso sentiamo parlare di sport che si lega col sociale, ma anche con la sanità, perché la pratica del nuoto e delle discipline acquatiche ci tiene lontani dalle malattie e dai problemi fisici. Con questi pesanti punti interrogativi che dominano, c’è anche la signora 60enne che vorrebbe sapere quando potrà andare, con le sue amiche, a fare la lezione di acquagym; il ragazzo 40enne che vuole farsi una nuotata per rimettersi in forma dopo essersi rilassato in vacanza, oppure la mamma che vuole portare il proprio figlio ad imparare come si fa lo stile libero e la rana e vuole che il pargolo sia ancora guidato da quell’istruttore con cui si è trovato a meraviglia.

E poi c’è, naturalmente, l’aspetto pallanuoto, non imprescindibile per chi ha fatto la storia di questo sport a livello cittadino e nazionale e per chi ancora rappresenta la prima squadra della città.

La Nc riuscirà a presentare un gruppo che riesca ad affrontare un campionato di serie B?

Forse questa frase farà storcere il naso, perché l’obiettivo dovrebbe essere quello di tornare subito in A2.

Ma, vista la situazione, l’aspetto primario è quello di traghettare i rossocelesti in avanti, in attesa di una luce in fondo al tunnel, che invochiamo ormai da anni, ma che invece non si vede mai.

Sono pensieri che in questo momento non si può non fare, in quanto continuano a correre voci su giocatori che vogliano cambiare aria o che preferiscano concentrarsi su studio e lavoro, piuttosto che proseguire la propria carriera da pallanuotista. Tutto questo con due bei bocconi amari, quelli delle due retrocessioni consecutive, che, inevitabilmente, hanno prodotto le loro conseguenze.

E tutto questo in una società la Nc, che continua a perdere pezzi, tra giocatori, dirigenti, allenatori e presidenti che se ne vanno via, anche con un organico societario che sembra, da quel che vediamo, che sia ridotto all’osso.

Una società che è sempre più lontana dalla città e che continua a rappresentarla sempre meno, chiusa nella torre d’avorio del PalaGalli, che non vuole comunicare praticamente con nessuno, non ricordando che, visto che gestisce un impianto pubblico costato fior di milioni alla collettività, deve rendere conto alla città.

È con vivo rammarico che vengono espressi questi pensieri negativi. Ci piacerebbe poter realizzare un articolo nel quale si possa solo parlare bene della Nc.

Ma, oggi come oggi, bisognerebbe cercare l’ago nel pagliaio, dimenticando quella che è la cruda realtà. Nei giorni scorsi abbiamo commentato positivamente il ritorno dell’attività del nuoto artistico, nonostante i problemi in cui versa il PalaGalli.

Nemmeno il tempo di accennare un sorriso ed ecco che è arrivato un nuovo ciclone con la decisione della Sport Natatori. Alla Civitavecchia sportiva piacerebbe tanto celebrare i successi e le iniziative della Nc.

Ma anche la Nc, su questo lato, una mano dovrebbe darla.

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