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Partita pazzesca al PalaGalli e vittoria fondamentale per la Nc Civitavecchia, che si aggiudica gara 1 della finale playoff contro il Metanopoli, regolato allo Stadio del Nuoto per 12-11.
Si gioca in un’atmosfera davvero elettrizzante, anche con numerosi ex giocatori rossocelesti che si sono presentati in piscina per seguire da vicino coloro che stanno portando avanti il nome della Nc, tra questi spiccano Loris Foschi ed Emiliano Coleine.
La squadra di Aurelio Baffetti interpreta molto meglio rispetto agli ospiti un match complicatissimo e difficile da decifrare. Sicuramente la maggiore tenuta atletica dei civitavecchiesi è stato un punto a favore da mettere in mostra come un dito nella piaga, cosa che si è dimostrata fondamentale via via che scorreva il match.
I rossocelesti mettono subito alle strette i meneghini, andando avanti per due volte con le segnature di Romiti e Carlucci, che combattono in maniera stoica sul perimetro. Sarno riduce lo strappo, prima del secondo gol del capitano rossoceleste e ancora di Carlucci, con il primo tempo che si conclude sul 4-2.
Nel secondo tempo è ancora il Civitavecchia a primeggiare, andando addirittura sul 6-2 nel corso del secondo tempo, grazie ai timbri di Romiti e Iorio, prima del tentativo di ritorno del sette di Binchi.
Ma i rossocelesti affondano di nuovo e vanno sul 7-4, con Minisini, grazie ad gioco insistito in attacco ed una difesa in grado di evitare spifferi. Qui la forza della Nc si riduce un po' e permette alla Metanopoli di centrare il pareggio nel finale di terzo tempo. L’asse Maricone-Ciardi-Rosanò permette al Milano di mettere la gara dalla propria parte e qualche brivido di freddo inatteso inizia a pervadere i corpi dei giocatori civitavecchiesi.
Qui però viene fuori il gruppo di Aurelio Baffetti, che prima va avanti con il quarto guizzo di Romiti e poi para un rigore con Giordano Visciola, alla sua terza partita da fenomeno su tre al PalaGalli, che mura la porta contro il temibile Rosanò. A quattro minuti dalla fine l'incredibile: Silvestri fuori per gioco aggressivo e Civitavecchia per quattro minuti con l'uomo in meno, tra le proteste della Nc per una decisione apparsa sopra le righe. Nonostante la pesante zavorra, Romiti e compagni segnano per tre volte con l'uomo in meno, cosa forse mai vista nella pallanuoto degli ultimi tempi. Pagliarini addirittura tira un bolide pochi secondi dopo la ripartenza del gioco, dimostrando di avere paura zero. Anzi, il gol di paura ne mette tanta alla Metanopoli. Il Milano accorcia le distanze, ma è ancora Pagliarini ad avere il braccio caldo ed a mettere a referto il 10-9, prima del gol che chiude il cerchio, quello di Romiti. Il capitano è il top scorer di serata con cinque reti, aiutato dalle doppiette di Carlucci e Pagliarini.
Mercoledì gara 2 a Milano: il Civitavecchia ha l'occasione di tornare con il primo volo in serie A2 con il match che si giocherà alla piscina Cozzi di Milano davanti ad un pubblico che non potrà superare i 100 spettatori.
Prima della partita premiata l'As Gin per la vittoria dello Scudetto con coach Marco Massara e la quattro volte campionessa europea Manila Esposito, omaggiata per tutto quello che sta facendo di bello. E sempre prima del via all’incontro c’è stato anche un minuto di silenzio per ricordare la figura di Fabrizio Airi, un giovane ragazzo civitavecchiese che è scomparso nelle scorse ore.
«L’ultimo tempo è stato follia pura – afferma il vice capitano Marco Minisini – negli ultimi 4 minuti con un uomo in meno, penso che, per assurdo, questa notizia negativa ci ha dato una carica davvero da leoni, per portarla a casa. Siamo entrati dal primo minuto con la grinta, con la voglia, di una squadra che ha voglia di giocare questa finale. Poi se si vince o se si perde, quello si vedrà nei prossimi due appuntamenti. Ma sicuramente abbiamo dimostrato che la squadra c'è, la voglia c'è, la grinta c'è, così come anche la tecnica e le capacità che sono fattori a nostro favore. È stato il pubblico veramente caloroso come non mai a trascinarci verso questa bellissima emozione. Ringrazio anche questa volta il centro Ledda, perché ci ospitano e ci fanno sentire sempre a casa. In condizioni di inferiorità numerica abbiamo stampato il parziale di massimo vantaggio a pochi minuti dal termine. Siamo anche riusciti ad andare sul +2, che ci ha garantito ancora più tranquillità nei minuti decisivi dell’incontro. L’espulsione definitiva di Silvestri ci ha dato una bella sveglia. Io non sono un arbitro, lui da fuori l'acqua vede meglio, ma credo che sia stata una decisione un po’ eccessiva, considerando l’altissima posta in palio che ci stavamo giocando. Dal primo momento ci sono stati colpi e gioco prettamente fisico, quindi dare una brutalità a noi mi sembra che si sia andati un po’ oltre, però questa è stata la decisione dell'arbitro, noi l'abbiamo rispettata e abbiamo giocato con un uomo in meno e ci abbiamo messo la grinta e l'abbiamo portata a casa, per fortuna. Adesso affronteremo mercoledì questa trasferta. Andremo con la stessa grinta e se dovessimo perdere ci sarà gara 3 da poter sfruttare, ancora di fronte al nostro pubblico».
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