GIOVANNI PIMPINELLI

Lo sport alza bandiera bianca contro il Covid-19. Quasi tutte le federazioni hanno annunciato, o dovrebbero annunciare a breve, la sospensione delle attività a causa della quarta ondata, che sta colpendo anche lo sport civitavecchiese, anche se per fortuna, rispetto ad altre realtà, si è riscontrato un numero minore di contagi e di cluster.

CALCIO E CALCIO A 5. Nel pomeriggio di ieri l’annuncio del Comitato Regionale della Lnd, che ha sospeso fino al prossimo 23 gennaio, tutte le attività di calcio e calcio a 5, sia a livello assoluto che giovanile. Quindi stop per il Civitavecchia Calcio 1920, già alla presa con alcuni contagiati, che avevano costretto al rinvio dell’incontro con la W3 Maccarese. Rinviata anche la semifinale contro la Favl Cimini, in Coppa Italia, con il primo atto che si sarebbe dovuto disputare domani. E stop anche per il calcio a 5, sia per la Futsal Civitavecchia, che ha fatto giusto in tempo a giocare la semifinale di Coppa Italia, anche se con la sconfitta contro l’Atletico Ciampino, e per l’Atletico Tirrena, che avrà tempo per lavorare e far crescere il gruppo.

 

[caption id="attachment_398560" align="alignleft" width="300"] La Nc Civitavecchia e la Cosernuoto per ora non disputeranno partite fino a sabato 12 febbraio[/caption]

PALLANUOTO. Durerà fino al 12 febbraio la pausa per la Nc Civitavecchia nella pallanuoto, con l’ultimo turno di A2 funestato dai rinvii, con 11 partite su 12 che non si sono disputate nella cadetteria. Doveva partire domenica prossima, e non partirà l’avventura della Cosernuoto di Daniele Lisi. Anche qui tutto rinviato al 12 febbraio, anche se c’è da capire se la Fin stravolgerà la formula dei campionati, essendoci meno tempo da sfruttare.

BASKET. C’è da attendere cosa succederà nel basket, con la C Gold, dove è impegnata la Ste.Mar 90, che è ancora attiva, ma nello scorso weekend tutte le partite sono state rinviate causa Covid. Metà delle società partecipanti hanno inviato una lettera alla Fip Lazio, chiedendo la sospensione del torneo, ma al momento non ci sono prese di posizione dall’organo federale.

 

[caption id="attachment_398559" align="alignleft" width="300"] La Fir ha momentaneamente sospeso la stagione di Serie A fino a domenica 30 gennaio[/caption]

RUGBY. Già avevamo parlato del rugby, con la Fir che si era mossa per tempo per bloccare il campionato di serie A, dove è impegnato il Crc. Tutto fermo fino al 30 gennaio, con la palla ovale che arriva da due anni consecutivi senza conclusione dei campionati.
«Penso e spero che se le condizioni vanno per il verso giusto - spiega coach Mauro Tronca - a fine febbraio riprenderemo a pieno le attività e parlo di partite giocate della nostra squadra, sempre che i contagi iniziano a scendere dai numeri attuali».

PALLAVOLO. Passando alla pallavolo, fino ad ora lo spirito dei campionati nazionali è stato sempre quello del “gioca chi può”. E la Margutta CivitaLad è scesa in campo sabato scorso per l’impegno con il Volleyrò Casal de’ Pazzi. In campo, però, non era presente Lola De Arcangelis, che è risultata positiva durante il periodo delle festività. Tutte le altre partite del girone, però, non si sono svolte e ci sarà da capire cosa succederà. Già interrotti i campionati di serie C anche per il prossimo weekend, con Comal Civitavecchia Volley e Etruria Volley che dovranno ancora attendere. La Fipav Lazio permette la disputa esclusivamente dei recuperi, per cui bisognerà capire se le rossonere approfitteranno per giocare la partita rinviata a dicembre contro il Giro Volley.

PALLAMANO. Nessuna indicazione negativa per la pallamano, dove c’è la Flavioni Handball Civitavecchia, il cui ritorno in campo è previsto per domenica al PalaSport contro l’Halikada.

HOCKEY IN LINE. Stesso discorso per l’hockey in line, con gli Snipers TecnoAlt, i quali anche loro hanno avuto problemi di Covid e che saranno impegnati in Piemonte contro il Torre Pellice.
Un vero peccato quello della sospensione dei campionati, che apre i dubbi sulla conclusione della stagione, visto che, come abbiamo notato, ci si mette poco ad interrompere le attività e molto a farle ripartire. I protocolli sono stati creati, gli sportivi si sono vaccinati, molte federazioni hanno lavorato per ridurre le possibilità di contagio e per tutelare i campionati di interesse nazionale: è davvero la strada giusta quello di interrompere tutto? Non era forse meglio provare a proseguire, con la speranza che in 2-3 settimane ci sarebbe stata una diminuzione delle gare rinviate? Ovviamente bisogna specificare che le regole vanno rispettate e che, nei casi previsti, bisogna cancellare gli eventi programmati ed eventualmente interrompere gli allenamenti. Ma era davvero così necessario fermare tutto? Ricordiamo che c’è il rischio di vedere la terza stagione “zoppa”, con molte società, tecnici e giocatori che vivono anche di sport e che quindi avranno conseguenze pesanti dall’interruzione delle attività.
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