A Castel Sant’Elia hanno definito questo sportivamente parlando “triste epilogo” di una stagione amara con la già avvenuta retrocessione dal campionato di Promozione come l’alba di un nuovo inizio. E nel club gialloblu passata l’amarezza per una stagione da matricola che ha portato l’ultimo posto del girone A con il bilancio assai magro di 4 vittorie, 4 pareggi e ben 21 sconfitte c’è la voglia di guardare avanti ripartendo dai ragazzi più giovani alcuni dei quali facenti parte del vivaio del team del basso viterbese. E così è arrivata la convocazione nel match di domenica scorsa di Lanzi e Magrini, classe 2008 e di Bannetta e De Angelis del 2009. Belle parole al di là di quelle che potranno essere le scelte future ma appare inevitabile quanto meno un arrivederci quelle del tecnico Giovanni De Leo: «Al di là del risultato sportivo, che sicuramente ci condanna, che sicuramente rispecchia l'andamento della nostra stagione, nella quale abbiamo commesso i nostri errori, di cui abbiamo consapevolezza e riscontro, siamo comunque soddisfatti ed orgogliosi di aver creato un gruppo che per il 99% ha acquisito una mentalità dedita al lavoro, al sacrificio e soprattutto in grado di reggere botta alle critiche e alle chiacchiere dei divanari disfattisti, sempre pronti a trovare problemi e mai soluzioni. Tuttavia le accettiamo, certi che le critiche ci faranno fare un esame di coscienza e ci permetteranno di migliorare, vedendo le cose da un altro punto di vista, che non è il nostro. Abbiamo cercato di infondere la cultura del lavoro, il rispetto per l avversario, per il pubblico e per la società. Perdere non piace a nessuno, neanche a noi, ma aver visto crescere caratterialmente, fisicamente, mentalmente e tecnicamente i tantissimi giovani che abbiamo avuto è per noi una grandissima vittoria. Questa squadra, ormai è una squadra che con pochissimo può affrontare dignitosamente il campionato di promozione, chiunque ne sia alla guida e la vera sconfitta sarebbe disperdere quanto creato. Noi a fine stagione probabilmente non saremo chiamati a continuare questo lavoro, ma auguriamo con tutto il cuore a chi verrà di migliorare quanto fatto, senza alcuna invidia e con tanta speranza che Castello continui ad avere questa bella realtà, che è frutto di tanti anni di lavoro. La gente di Castello è e rimarrà per sempre nei nostri cuori ed in quelli dei ragazzi.Soprattutto, fino alla fine, ci metteremo sudore, passione e faccia, lavorando e combattendo con tutte le nostre forze.Forza Castello».

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