Tanti, tanti rimpianti. Niente missione compiuta per il Flaminia Civita Castellana impegnata in Campania sul campo del fanalino di coda del raggruppamento G di Serie D, il Gladiator, squadra campana di Santa Maria Caputa Vetere. La missione era chiaramente quella di portare a casa l’intera posta in palio ma così non è stato: in Campania termina a reti inviolate tra tanti rimpianti e musi laziali decisamente lunghi. Sesto pareggio nelle ultime sei gare per un cammino decisamente mesto che si rispecchia nella classifica del Flaminia, chiaramente: dodicesimo posto in concomitanza del Trastevere, ma sempre immischiata nelle sabbie mobili della zona playout, distante solo un punto. L’obiettivo era sfruttare l’occasione per uscire dai mari in tempesta: così non è stato. Ed era fondamentale portare a casa bottino pieni anche perché domenica prossima i laziali fanno visita alla Sarrabus Orgliastra, quarta forza del campionato con palesi ambizioni di continuare a seguire ed inseguire il proprio sogno: playoff e promozione. Quella domenicale era una sfida da vincere e se abbiamo sottolineato quel concetto chiamato rimpianti è proprio per la buona gara disputata e la stessa buona mole di occasioni create, su tutte la traversa di De Cecco. Da segnalare anche altri diversi tentativi a rete come quello di Centelano, buone trame per vie centrali quelle costruite da Mr Abate. Ma non è e non può essere abbastanza, come ben sa l’allenatore Abate. Le assenze, tante, non possono costituire una giustificazione. Cinque elementi totalmente assenti: da Sirbu e Pericolini, passando per Perez finoa a Mattia e Lorusso. Elementi altresì importanti malconci partiti dalla panchina, come Penchini e Fumanti. Assenze pesanti in gare determinanti come questa, ma viste le occasioni l’impressione netta, anche chiamando la classifica, è che si poteva e si doveva far di più. Tra gli altri risultati del girone spicca chiaramente il gran colpo esterno della capolista Cavese in Sardegna: 2-1 a Sassari. Cavese che sale a quota 43 a più sette sulla seconda, Romana, che fa comunque il suo e batte anche lei 2-1 la Boreale. Pronostici tutti quindi rispettati in vetta perché vince anche la terza della classe, il Cassino, che ne fa tre a San Marzano. Flaminia resta dunque al dodicesimo posto in concomitanza del Trastevere, soltanto una lunghezza avanti all’Atletico Uri ed Ardea stessa, ferme a 22 lunghezze.

IL TABELLINO. Gladiator 1924 (4-3-3): Marone; Umile, Ioio, Mansi, Di Lorenzo; Staiano, Visconti, D’Anna; Castro, Liccardi, Onesto. A disposizione: Gemito, Mancini, Messina, Russo, Castaldo, Alfano, Pipolo, Baratto, Navas. Allenatore: Giovanni Masecchia.

Flaminia Civita Castellana (4-3-1-2): Chicarella; Bradarskiy, Massaccesi, Igini, A. Celentano; Benedetti, Tirelli, Marchi; Montecolle; De Cenco, Bertoldi. A disposizione: Vilardi, Tufano, Penchini, Fumanti, Boccaccini, Paun, Celentano, Muti, Ancillai. Allenatore: Giovanni Abate (Federico Nofri squalificato).

Arbitro: Michele Buzzone di Enna. Assistenti: Mauro Ottobretti di Foligno e Zef Preci di Macerata.

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