CIVITAVECCHIA – Il 2024 sarà senza dubbio l’anno in cui il porto di Civitavecchia cambierà volto, grazie ai tantissimi cantieri pronti ad aprire. Dicembre è stato il mese in cui sono state appaltate tutte le opere previste da Pnrr, per rispettare la scadenza imposta del 31 dicembre.

«Abbiamo rispettato tutte le milestone del Pnrr, con oltre 170 milioni di appalti ed interventi pronti ad essere cantierati ad inizio 2024 - ha infatti spiegato il presidente dell’Adsp Pino Musolino - resta fuori solo il cold ironing, semplicemente perché la scadenza è stata posticipata al 31 marzo, non solo per Civitavecchia, e siamo certi che rispetteremo anche quella». Si parla del prolungamento dell’antemurale, dell’apertura a sud dello scalo e del ponte di collegamento fisso con l’antemurale. «Non posso che ringraziare tutta la struttura, dal Segretario Generale a tutti gli uffici - ha aggiunto - per aver reso possibile il raggiungimento di questo risultato collettivo che contribuisce quota parte a consentire allo Stato italiano di rispettare gli impegni assunti con l'Unione Europea».

Intanto a febbraio si chiuderà il cantiere per l’ultimo miglio ferroviario. Si tratta di un importante intervento di riorganizzazione dell’infrastruttura portuale che prevede un vero e proprio “stravolgimento” della stessa, attraverso la demolizione del vecchio fascio binari portuale e la realizzazione di un nuovo fascio binari tronco che garantirà moduli di lunghezza utile fino a 620 metri, in luogo degli attuali moduli che presentano lunghezze utili non superiori ai 400 metri. Al termine dei lavori, l’infrastruttura ferroviaria portuale sarà costituita da sette binari a servizio della manovra primaria, oltre ad ulteriori 6 binari a servizio di quella secondaria. Inoltre, è prevista la realizzazione del collegamento dell’infrastruttura al Terminal Commerciale, con una connessione diretta alla banchina 25 e 4 nuovi binari a servizio dell’area, con la ottimizzazione del collegamento esistente con le banchine 23 e 24 e l’automazione dell’intero sistema ferroviario, che permetterà il raggiungimento di elevati standard di sicurezza in fase di movimentazione dei convogli e manovre più facili e veloci. Si tratta di un investimento di 23 milioni di euro cofinanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del programma Fast Track To The Sea, e con fondi dell’Autorità di Sistema Portuale e della Regione Lazio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA