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CIVITAVECCHIA – Sovrattassa e prolungamento dell’antemurale, futuro della Pas, progetto di riqualificazione della frasca, opere già messe in cantiere e altre che si ha l’ambizione di voler portare a compimento, il tutto accompagnato da numeri, slide e fotografie «per essere più chiari possibile». L’audizione di questa mattina alla Pucci del presidente dell’Adsp Pino Musolino, richiesta proprio dallo stesso numero uno del porto, si è sviluppata attraverso un confronto ampio e dettagliato, con domande da parte dei consiglieri di maggioranza ed opposizione, interventi di assessori, con Musolino che non si è sottratto a nulla. Anzi, ha voluto tracciare un bilancio di questi primi 30 mesi di mandato, rispondendo a critiche e voci che recentemente hanno investito l’ente.
A partire dalla polemica sulla sovrattassa necessaria per portare a casa il prolungamento dell’antemurale, «opera necessaria - ha spiegato - per il porto». Il progetto, che rientra in quelli per il quale è stato chiesto il finanziamento attraverso il Pnrrr, «non è stato finanziato al 100% - ha ricordato Musolino - nei 69 milioni richiesti inizialmente ne sono stati concessi 43; il costo è passato poi a 106 milioni, ed i 26 milioni a nostro carico sono diventati 45. Per Evitare di perdere i 60 mln già stanziati, siamo dovuti ricorrere all’unica soluzione per noi possibile, quella cioè di percorrere la strada della sovrattassa. Abbiamo però sei mesi per reperire in maniera diversa questi fondi, anche attraverso la ridistribuzione di fondi Pnrr inizialmente destinati ad opere che non potranno essere realizzate». E per questo il presidente ha chiesto il contributo di tutti, per “convincere” il Governo a finanziare totalmente l’opera, strategica in termini di sicurezza e sviluppo. Questo permetterebbe di ritirare il provvedimento riguardante la sovrattassa che, ad oggi, entrerebbe in vigore a gennaio. E poi, sempre nell’ambito dei progetti finanziati con i fondi del Pnrr, l’apertura a sud con la realizzazione di un’isoletta - con la sabbia di risulta, con aree attrezzate e servizi per i cittadini, il collegamento dell’antemurale con il pontile fisso. Tutte opere che, una volta realizzare, ad effetto domino aprirebbero la strada ad altri interventi in programma, come il potenziamento del terminal crociere che consentirebbe allo scalo di movimentare 3,2 milioni di passeggeri, l’ampliamento dell’antemurale per evitare la “gestione ibrica” della banchina 25 sud che tornerebbe a servizio esclusivo delle merci, l’allungamento di altri 400 metri della banchina 13 - una volta completato l’antemurale - per garantire maggiori accosti alle crociere.
Confermata la seduta della conferenza dei servizi per il Roma Marina Yachting al porto storico, per il 20 luglio, con il sindaco Tedesco che ha auspicato di poter chiudere finalmente l’iter. Spazio poi al progetto di riqualificazione della Frasca, per il quale «se mi avessero chiesto prima un protocollo, l’avremmo già firmato - ha dichiarato Musolino - bisogna comunque accelerare». Una notizia accolta con entusiasmo dall’assessore Vitali che infatti ha assicurato: «Ho già firmato la delibera. Nulla quaestio sul progetto o sulle opere, ma il protocollo per la gestione futura è necessario». Un chiarimento poi sulla Pas, con una delegazione di lavoratori presenti in aula. Musolino ha prorogato di sei mesi la concessione, per poi mandare a gara il servizio, con la clausola sociale per il mantenimento di tutti i lavoratori. Grande assente la Compagnia portuale, sia in platea che tra i banchi, senza la presenza del consigliere Scilipoti, con il cda della Compagnia che ha però poi voluto inviare una lunga nota polemica al termine della seduta.
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