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SANTA MARINELLA - “Una tempesta in un bicchiere d’acqua. E’ quella che seguita a fare la minoranza, sulla questione della votazione della mozione di sfiducia”. A dirlo è il sindaco Tidei che risponde a Fiorelli e Di Liello, che avevano espresso il loro parere sull’indizione di un nuovo consiglio comunale sulla mozione di sfiducia al primo cittadino. “Sanno benissimo che si è trattato di un errore che, in ogni caso, non poteva essere addebitato al Presidente del Consiglio – prosegue Tidei - quanto piuttosto al segretario generale del Comune che di fatto è il notaio ovvero il garante del corretto svolgimento delle sedute di consiglio. Era stato già detto che si sarebbe tornati in aula per rivotare un atto, ben sapendo che non sarebbe cambiato assolutamente nulla. Solo per questo motivo era stata definita strumentale la richiesta di annullamento della seduta del tre febbraio. Ora, quando il presidente del consiglio, a ulteriore riprova della sua buona fede, aveva ribadito che di fatto si era trattato realmente di una svista del segretario, poiché era stato già concordato, in conferenza di capigruppo, come si sarebbero svolti i lavori del consiglio, le minoranze, non si comprende bene a che titolo, si sentono offese. Ripeto, invece di preoccuparsi delle tante difficoltà e dei tanti progetti che questa amministrazione, ogni giorno, affronta con determinazione e impegno, seguitano a polemizzare su una questione formale che comunque potrà essere definitivamente archiviata, con un nuovo voto nella seduta fissata per il prossimo 16 febbraio. E l’esito della votazione, come ho avuto già modo di dire non sarà differente da quello dello scorso 3 febbraio”.
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