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CERVETERI - Un consiglio comunale aperto per «avere chiarimenti definitivi sulla situazione dei condoni a Campo di Mare». La richiesta arriva dai consiglieri di opposizione. «Il comune - spiega il consigliere Salvatore Orsomando - si sta dando da fare per sistemare questa situazione ma non abbiamo capito in che modo possa rilasciare questi condoni». Riflettori puntati sulla delibera di giunta relativa alle "modalità di rateizzazione degli oneri concessori e dell'oblazione dovute al comune per la sanatoria degli abusi edilizi (...)". In sostanza la Giunta ha fissato i termini per il pagamento degli oneri concessori dei richiedenti della sanatoria degli abusi edilizi. Atto valido per tutte le richieste di condono, tra cui quelli che verranno rilasciati per Campo di Mare. «Leggendo le pieghe della delibera - spiega ancora Orsomando - sembra fatta per Campo di Mare. Gli interessati, però, non hanno capito. Per questo abbiamo chiesto un consiglio comunale aperto dove far intervenire anche i dirigenti, il sindaco, per spiegare ai cittadini a che punto sta questo condono e quali sono i termini di rilascio, gli oneri accessori, di urbanizzazione che dovrebbero accollarsi i cittadini». Perché proprio questi ultimi, prosegue ancora il consigliere d'opposizione, «non sanno se devono assorbire le presunte illegittimità commesse negli anni dalla Ostilia o quegli oneri di urbanizzazione». E la preoccupazione del consigliere è che il Comune non darà seguito alla richiesta di consiglio comunale aperto. «Si sta vociferando che questo consiglio non si farà perché l'amministrazione non lo accetterà. Secondo me perché anche loro non sanno cosa dire». E Orsomando annuncia: in caso le voci di corridoio fossero vero «amplificheremo questa problematica arrivando anche a livello regionale, anche perché probabilmente questi condoni sono legati alla variante che afferma la Regione». «Vivere in una casa abusiva - conclude Orsomando - è un problema non indifferente». In pratica i cittadini potrebbero rischiare «o l'abbattimento delle abitazioni o l'acquisizione a patrimonio. Noi siamo disponibili a discutere per trovare la soluzione al problema, ma se nessuno collabora con noi per dirci cosa sta succedendo ....».
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