Ex terme Inps, Bagnaccio, Terme dei Papi, piscine Carletti. Sono i siti presi in esame nella panoramica sullo sviluppo termale della città di Viterbo, oggetto del consiglio comunale straordinario di ieri.

Una seduta in cui vari assessori hanno relazionato per il rispettivo settore di competenza sui programmi e sulle attività, sia in termini di operatività che di promozione, posti in essere o in corso.

Un 'itinerario' tra le aree termali, tra cose già note e altre meno. Tra queste ultime la questione dei fanghi termali di cui ha parlato l'assessore Stefano Floris: "Da circa un anno è avviato uno studio per analizzare la composizione dei fanghi termali del Bagnaccio e per rigenerarli. Per poi decidere sull'utilizzo e la gestione dei fanghi".

Sul pozzo delle Zitelle, per arrivare a tombarlo definitivamente visto che attualmente fuoriescono ancora 5,5 litri/secondo è previsto un secondo intervento entro l'anno in corso.

Focus sulle ex terme Inps dell'assessore al Patrimonio Elena Angiani.

Il Comune intende rivedere lo studio di fattibilità del progetto Federterme "perché i dati sono riferiti al periodo 2013-2018. Sarebbe opportuno un nuovo studio e un nuovo quadro economico, all'epoca era di 32mila euro probabilmente ora si aggira attorno ai 45mila".

Nel frattempo tra sopralluoghi in loco e incontri in Regione, l'interlocuzione ha portato all'istituzione di un tavolo tecnico con la Pisana sull'ex stabilimento termale. La capogruppo FdI Laura Allegrini ha sottolineato che, al di là di una nuova progettualità, sarebbe opportuno prima capire la portata d'acqua che la struttura avrebbe a disposizione.

Promozione del sistema termale e sviluppo in termini economici e turistici, i due aspetti su cui ha posto l'accento l'assessore Silvio Franco. Oltre a ricordare le attività già svolte, in particolare l'essere riuscito a mettere insieme attorno a un tavolo gli operatori termali viterbesi nei due incontri tenuti ad aprile e a inizio luglio. Da quelle riunioni sono emerse delle ipotesi di lavoro, tra cui organizzare una giornata di studio e una tavola rotonda con dibattito pubblico per illustrare la visione termale, l'apertura di un desk dedicato alle imprese del settore presso l'ufficio turistico e la realizzazione di una mostra sul termalismo nel 2025.

Il capogruppo Pd Alvaro Ricci e quello della Lega Andrea Micci hanno chiesto chiarimenti sul contenzioso tra Comune e Terme dei Papi sulla quantità di acqua a disposizione del complesso termale. "Un contenzioso - ha rimarcato Ricci - che si prospetta milionario".

A replicare sullo spinoso argomento la sindaca Chiara Frontini: "E' nostra intenzione addivenire a un punto d'incontro su un contenzioso che ha una valenza di 36 milioni di euro. Riteniamo di avere ancora tempo per cercare di ricomporre le posizioni".

I lavori della seduta straordinaria si sono conclusi con l'approvazione di due ordini del giorno, uno sottoscritto da parte dell'opposizione (gruppo FdI, Marini e Ciambella) e uno della maggioranza, in cui, tra varie richieste, si impegnano sindaca e giunta a riqualificare i siti del parco del Bulicame e delle piscine Carletti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA