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«Vivo a San Martino al Cimino da sempre ed il trascorrere del tempo non ha leso lo stupore giornaliero che mi regala questa Perla incastonata tra le colline: i suoi vicoli, la sua luce, i suoi tramonti che rendono la maestosa Abbazia quasi dorata. Ma vedere erba alta ovunque, pavimentazioni in dissesto(v. Del monte, v. Papa Nicolò) il commercio ridotto al lumicino, mi rattrista e preoccupa». A dirlo è Roberta Bernabucci del Circolo Pd San Martino - Tobia. «Ritengo tuttavia - aggiunge - che l'offesa più grande sia stata perpetuata da questa amministrazione facendo istallare una serie di segnaletica verticale in modo oserei dire scellerato: in via Doria in 200 m più di 10 segnali per ribadire un senso unico che vige da 50 anni. Senza un minimo di buon senso senza accorgersi quanto siano di cattivo gusto di fronte a cotanta beltà che ci fu donata. Segnali che coprono insegne commerciali altri addossati ad alberi che quando fioriranno spariranno tra i rami. Divieti in piazza M. Buratti il giorno del mercato rionale ma nel lato opposto! Così finirà anche questo commercio! E pensare che sarebbe bastata una telecamera in fondo a via Doria per sanzionare gli automobilisti che la percorrono contro mano ed un vigile urbano nella mattina del lunedì. Mi auguro che l'amministrazione tutta, si renda conto del danno recato e che tutte le realtà associative del luogo si adoperino a fare si che l’amministrazione ritorni sui suoi passi e Rifletta. Questo splendido Borgo non merita tutto ciò e se costretta cercherò voce nella stampa nazionale, allerterò le Belle Arti, farò tutto il possibile per difendere il mio Paese. Perché ancora credo che la bellezza salverà il mondo», conclude Bernabucci.
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