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GALLESE - A quanto pare il rettore dell'Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, non è l’unico ad aver detto «no» alle bandiere a mezz’asta in occasione della morte di Silvio Berlusconi (Decisione personale che disattende, di fatto, l'obbligo di rispettare e osservare il lutto nazionale e il cerimoniale, che da esso deriva per il rispetto stesso dovuto alle istituzioni). Ebbene, dalla Toscana, torniamo nella Tuscia, a Gallese in particolare, dove sembra che il Comune se ne sia infischiato di quanto stabilito dal Governo. «Non abbiamo visto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sul palazzo comunale, nonostante la comunicazione della presidenza del consiglio dei ministri avesse dato in merito precisa disposizione a farlo su “edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero in occasione della scomparsa del senatore Silvio Berlusconi, già presidente del consiglio dei ministri disposta dal 12 al 14 giugno 2023”», lo spiegano in una nota Giampaolo Vaccari, coordinatore comunale della Lega, e i consiglieri comunali Bruno Lattanzi ed Edoardo Ciocchetti. «Quello che “non” abbiamo visto sul palazzo comunale ci lascia letteralmente basiti, una caduta di stile e un singolare senso delle istituzioni che, ci auguriamo, non sia figlio di una militanza che è legittimo esercitare, ma non nella sfera di una carica istituzionale che rappresenta tutti i cittadini.
Nell’attesa di avere presto un doveroso chiarimento da parte del sindaco Danilo Piersanti, manifestiamo profondo disappunto verso quello che pare come un atto di sfregio alla memoria di una figura che ha segnato gli ultimi decenni della storia d’Italia, ma soprattutto un gesto di scherno inaccettabile di fronte a un evento che trascende le vicende umane, come la morte di una persona».
«Il 14 giugno 2023, giornata di celebrazione delle esequie di Stato, è stato dichiarato lutto nazionale, ma qualcuno, nella maggioranza comunale, pare non essersene accorto, contribuendo con questo a confezionare per il comune di Gallese una figura veramente brutta che i cittadini non meritano» concludono.